Il Cesena spreca molto ma si qualifica Domenica semifinale di andata a Lecco

Altro pari, passa come testa di serie. Contro il Vicenza gara dura, imprecisioni sotto rete. I veneti colpiscono un palo con l’ex Dalmonte

Cesena

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Vicenza

0

CESENA (3-4-1-2): Tozzo, Ciofi, Prestia, Silvestri, Adamo (44’ st Albertini), Brambilla, De Rose, Mercadante, Bumbu (12’ st Saber), S. Shpendi, Corazza (20’ st Ferrante). All.: Toscano. A disp.: Lewis, Pollini, Celiento, Calderoni, Pieraccini, Francesconi, Bianchi, Mustacchio, Zecca, Chiarello, C. Shpendi, Udoh.

VICENZA (4-2-3-1): Confente, Ierardi, Pasini (45’ st Valietti), Cappelletti, Greco (29’ st Rolfini), Jimenez (15’ st Scarsella), Ronaldo (45’ st Giacomelli), Dalmonte, Stoppa, Della Morte (15’ st Begic), Ferrari. All.: Thomassen. A disp.: Brzan, Iacobucci, Bellich, Zonta, Manfredonia, Tonin, Ndiaye, Sandon, Cavion, Oviszach.

Arbitro: Bonacina di Bergamo.

Note: ammoniti Greco, Silvestri, Ciofi, Ierardi, Cappelletti; spettatori 13106; angoli 6 4 per il Vicenza ; recupero 1’ e 5’.

di Daniele Zandoli

Stavolta la maledizione del Manuzzi (dopo Spezia, Matelica e Monopoli) ha fatto cilecca. Passa il Cesena con un altro pareggio a reti inviolate, costruito sulla sofferenza e l’abnegazione contro una formazione fortissima dappertutto che le ha provate tutte per vincere. Ora si va in semifinale col Lecco (andata domenica, ritorno giovedì al Manuzzi; gol di Ardizzone, tanto per gradire).

L’accoglienza è mozzafiato. Il Manuzzi non si smentisce e accoglie la squadra col miglior spettacolo possibile, con tanto di “Romagna Mia” e la pelle d’oca cresce a dismisura. Sugli spalti vince il Cesena per distacco non solo in Lega Pro, ma anche ai piani di sopra. Toscano manda in campo Bumbu e Brambilla ed uno solo dei diffidati, De Rose. Torna Corazza, mentre Thomassen tiene Rolfini in panca anche perché Ferrari basta e avanza a incutere soggezione.

Subito fuori misura il cross di Stiven e la prima punizione di Brambilla. Al 10’ Stiven, ben lanciato da Corazza, “scotta” le mani di Confente dentro l’area. Sul capovolgimento Stoppa batte due volte a rete da fuori area, prima sul petto di Silvestri e poi su Adamo. I veneti caricano a testa bassa, il Cesena “spazza” e non costruisce.

Al 25’ Mercadante si mangia l’occasione di serata, lo lancia da campione Stiven, ma l’ex Monopoli a tu per tu con Confente si fa anticipare da Dalmonte. Al 38’ lo stesso Dalmonte colpisce un palo (fa il paio con quello di Ferrari all’andata) approfittando della difesa bianconera messa male per un fallo non fischiato su Prestia, rimasto a terra a centrocampo. Il Vicenza è più manovriero, il Cesena esibisce le sue individualità e De Rose giganteggia.

Dopo l’intervallo lo squillo di tromba è di Adamo, corre per mezzo campo e va in tackle duro su Pasini. Di lì è battaglia pura, tra due squadre che non meritano di eliminarsi. Al 60’ ancora un capolavoro di Stiven, lancio al bacio per Corazza leggermente spostato a destra ma solissimo davanti a Confente, alto. Il Jocker cicca clamorosamente, due minuti dopo esce per Ferrante. Al 67’ Cappelletti tenta uno splendido autogol di tacco, ma Confente ci arriva. Al 77’ Mercadante dalla sinistra, Ferrante (entrato molto bene) non ci arriva di un pelo. All’81’ tocca a Mercadante puntare l’angolino, Confente si laurea migliore in campo e prende anche questa. Il Cesena tiene botta, sotto a chi tocca.

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