Civitanova, a Fontespina garage e cantine affittati come case

Blitz della polizia municipale in una palazzina In 20 metri quadrati qualcuno aveva la residenza

Da sinistra, Massimo Pomante e Daniela Cammertoni, comandante dei vigili

Da sinistra, Massimo Pomante e Daniela Cammertoni, comandante dei vigili

Civitanova, 17 marzo 2024 – Garage e cantine affittati come appartamenti, senza finestre, con le altezze sotto soglia di legge, allacciati a utenze elettriche e idriche, arredati e dotati di piano cottura. Una situazione emersa in seguito a un esposto inviato alla polizia municipale che ha aperto una pratica inoltrata alla Procura della Repubblica di Macerata con la contestazione di abuso edilizio, reato penale, a carico del titolare di una società immolare dell’interno del maceratese.

I controlli sono scattati in una palazzina di Fontespina, di recente costruzione. Una struttura da due piani fuori terra più mansarda (cinque appartamenti) e un interrato composto da una cantina e sei garage: sette unità immobiliari di cui solo una adibita a box auto e il resto usate come abitazioni, non più grandi di 20 metri quadri, in cui qualcuno ha messo anche la residenza. Al momento del blitz i vigili urbani hanno trovato tre affittuari, due italiani e uno straniero, che occupavano tre garage uno dei quali diviso da un muro e trasformato in bilocale.

Nel progetto approvato dall’Ufficio tecnico comunale tutto questo non risulta, quindi le irregolarità contestate sono state realizzate in corso d’opera.

Dell’operazione hanno dato conto la comandante della polizia locale Daniela Cammertoni e l’ispettore Massimo Pomante, del Nucleo Edilizia e Ambiente. "La sensazione – dicono – è che l’obiettivo fosse proprio quello di realizzare durante i lavori di costruzione della palazzina spazi abitativi da affittare nell’interrato, vista la grande richiesta di case che c’è in questo momento a Civitanova. Non che il fenomeno non sia conosciuto in città, ma questo è un caso eclatante".

Dall’esterno sembrava tutto regolare perché i garage hanno mantenuto la porta basculante all’ingresso, ma il viavai di chi viveva lì ha fatto partire l’esposto e l’ispezione. Il fascicolo inviato in Procura sarà accompagnato da una istruttoria dell’Ufficio tecnico comunale.

Del caso è stata interessata anche la Guardia di Finanza per quanto riguarda le modalità di pagamento degli affitti, di registrazione dei contratti e dell’eventuale ‘nero’ realizzato. Il proprietario della struttura - che si è mostrato perfino sorpreso davanti alle contestazioni dei vigili urbani - e che dovrà difendersi dall’accusa di abuso edilizio potrà presentare domanda di sanatoria, ma se non ci saranno, come pare, i requisiti per supportarla rischia una ordinanza di rimessa in pristino dei locali.