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Funghi: un semaforo ne rivela la crescita in tempo reale

La raccolta dell’autunno 2023 è al via. Ecco le zone di Emilia Romagna dove stanno nascendo e dove invece no

Funghi, come conoscere la crescita in tempo reale

Bologna, 22 agosto 2023 – Tra avventura e sorpresa, la raccolta funghi è una passione che accomuna tantissime persone spinte dal desiderio di scoprire dove si nascondono i prelibati frutti del bosco. La stagione dei funghi si rivela un enigma a cielo aperto per gli amanti dei boschi, della ricerca e del mistero. Ad ogni ciclo, infatti, i cercatori si armano di mappe e manuali per andare alla ricerca di zone floride di funghi per provare quella gratificazione unica di quando, finalmente, si scova un chiodino o un porcino. Poi c’è chi ha le proprie zone ‘segrete’ che non rivela nemmeno agli amici più cari. Ma a semplificare il lavoro degli avventurieri c’è il semaforo dei funghi, che ci dice dove andare (e dove no) in Emilia Romagna e Marche.

Raccolta funghi: a cosa prestare attenzione

I cacciatori di funghi sanno bene che questi pregiati frutti boschivi nascondono molte insidie. C’è infatti un’altissima probabilità per chi si avventura nei boschi di incappare in funghi non commestibili o peggio velenosi. È di fondamentale importanza non fidarsi di dicerie, credenze popolari o metodi fai da te per valutare se un fungo è tossico o meno. La soluzione migliore è consultare i consigli forniti da Asl ed esperti in micologia. Ad ogni modo, la cosa più opportuna da fare se non si è sicuri è sottoporre il proprio raccolto al controllo nei centri micologici provinciali regionali.

Semaforo funghi per la raccolta di stagione: ecco dove andare (freepik)
Semaforo funghi per la raccolta di stagione: ecco dove andare (freepik)

La crescita dei funghi in Emilia Romagna

Il caldo africano si è fatto sentire in anche Emilia Romagna, interrompendo la crescita soprattutto nel Ferrarese, in alcune aree del Tifone nel Piacentino e in Romagna, verso le Foreste Casentinesi. Al momento, la zona più florida dove trovare funghi è sul Corno alle Scale nella zona di Lizzano, sull’Appennino bolognese. In particolare, a causa del caldo africano, la nascita dei funghi la si trova in alta quota o in prossimità di fiumi e corsi d’acqua.

Spostandoci sull’Appennino modenese, a Sestola e sul Monte Cimone si assiste alla nascita in alta quota, in boscaglie rade o in boschi prossimi a corsi d’acqua. Anche qui, il troppo caldo ha bloccato sul nascere funghi a quota più bassa.

Sull’Appennino reggiano troviamo funghi sul Monte Cusna e a Pievepelago, nel versante est, mentre spostandoci verso ovest è possibile trovare funghi nella zona ad alta quota del parco Cento Laghi.

Quanti funghi si possono raccogliere

In Emilia Romagna c’è un regolamento specifico per la raccolta: ogni persona può raccogliere fino a 3 chili di funghi al giorno di cui non più di 1 di Ovuli buoni (Amanita caesarea) e 1 di Prugnoli (Calocybe gambosa). Regole particolari sono stabilite per i residenti nelle zone montane e per i proprietari dei terreni. E’ però sempre necessario acquistare un tesserino.

Quanto costa il tesserino

Ogni zona ha costi diversi. Per esempio, l’Unione dei Comuni dell'Appennino Bolognese ha stabilito il costo dei tesserini: dai 10 euro del giornaliero, ai 32 euro per il semestrale per chi non è residente. Nei territori del Parco Emilia Centrale, il permesso semestrale costa 140 euro, quello settimanale 40 e il giornaliero 15 euro. Ci sono poi regole e costi specifici per i residenti

Quando si possono raccogliere in funghi

La raccolta è consentita solo di martedì, giovedì, sabato e domenica nelle ore diurne, da un'ora prima della levata del sole a un'ora dopo il tramonto.