Bollettino 28 maggio coronavirus Emilia Romagna, 74 contagi e 11 vittime

Piccolo boom di nuovi casi, 22 sono a Bologna. "Quasi tutti asintomatici trovati grazie allo screening. E' la strategia vincente"

Coronavirus, analisi di laboratorio

Coronavirus, analisi di laboratorio

Bologna, 28 maggio 2020 - Risale il numero dei contagi da coronavirus in Emilia-Romagna a fronte però di un incremento anche nel numero dei tamponi effettuati: in 24 ore in regione si registrano 74 nuovi casi e 11 nuovi decessi. Da ieri sono stati effettuati 9.128 tamponi. Sono 77, uno in meno rispetto a ieri, i ricoverati in terapia intensiva. 

Aggiornamento Bollettino Coronavirus 29 maggio

Nella 77% dei casi - rileva la Regione - si tratta di persone asintomatiche individuate grazie alle campagne di screening sierologici e successivi tamponi.  Di questi 74 casi, infatti, 17 derivano dal percorso attivo dall’inizio dall’emergenza, con verifiche su persone sintomatiche; 57 nuovi casi derivano invece dall’attività di screening su persone asintomatiche fatta da tamponi e test sierologici. Da qui anche il numero significativo di tamponi, 9.128 da ieri, che somma le due distinte categorie di rilevazione (310.696 i tamponi totali).

Test sieologici: lo screening si allarga a farmacisti, tassisti e autisti

A Bologna sono infatti stati trovati e isolati 22 nuovi casi positivi al Coronavirus (tra i 29 totali di oggi della provincia) in una comunità di persone senza fissa dimora in area Lazzaretto, la Cidas Piazza Grande Capannoncino. Tutti già trasferiti e isolati in due strutture individuate dal Comune e dall’Azienda sanitaria perché non necessitavano di cure ospedaliere. Sono stati ‘scoperti’ grazie ai tamponi a tappeto effettuati all’interno della comunità ed è già stata avviata la mappatura per ricostruire i contatti avuti, benchè si tratti di soggetti a bassissima socialità.

E grazie alla campagna di screening sierologici voluta dalla Regione, anche nella provincia di Parma è stato possibile individuare 15 nuovi casi positivi totalmente asintomatici: il 75%, quindi, dei 21 casi complessivi registrati oggi a Parma.

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Le nuove guarigioni sono 311 (19.857 in totale), mentre continuano a calare i casi attivi, e cioè il numero di malati effettivi che a oggi sono scesi a 3.750 (-248).

I decessi

I nuovi decessi riguardano 1 residente nella provincia di Piacenza, 2 in quella di Parma, 3 in quella di Reggio Emilia, 4 in provincia di Bologna (nessuno nell’imolese), 1 in quella di Ravenna. Nessun decesso tra i residenti nelle province di Modena, Ferrara, Forlì-Cesena, Rimini e da fuori regione.

I contagi

Questi i casi di positività sul territorio, che comprendono i 22 della struttura per senza fissa dimora a Bologna e i 15 da screening sierologici a Parma, e che invece si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 4.475 a Piacenza (6 in più rispetto a ieri), 3.504 a Parma (+21), 4.935 a Reggio Emilia (+1), 3.908 a Modena (+8), 4.604 a Bologna (+29); 394 le positività registrate a Imola (un caso in più), 987 a Ferrara (+1 ). In Romagna i casi di positività hanno raggiunto quota 4.894 (+7 in più), di cui 1.024 a Ravenna (+1), 943 a Forlì (+1), 777 a Cesena (dato invariato), 2.150 a Rimini (+5).

Donini

“Con i tamponi e i test sierologici che stiamo realizzando in modo massiccio su tutto il territorio regionale - commenta l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini - siamo riusciti a individuare e isolare una situazione circoscritta, che però poteva diventare critica. Al tempo stesso stanno emergendo nuovi casi asintomatici che difficilmente avremmo potuto rilevare con la strategia tradizionale. Continueremo quindi la campagna di screening su cui abbiamo fortemente puntato, con il preciso obiettivo di non aspettare il virus, ma di andarlo a cercare. Per intercettare il prima possibile eventuali nuovi contagi, soprattutto tra le persone asintomatiche come è avvenuto sia a Bologna sia a Parma. Se da un lato - chiude Donini - nei nostri laboratori e ospedali si studia e si lavora per arrivare a cure sempre più efficaci, con grande determinazione continuiamo a dare la caccia al virus sul territorio e nelle case dei cittadini”.  

La riapertura

 “Noi come Emilia Romagna siamo pronti certamente. Mi auguro che il 3 giugno si possa ripartire tutte le Regioni insieme e che tutte le persone possano circolare liberamente nel Paese. Vorrebbe dire che i dati sono confortanti e la curva del contagio sta scendendo”. Ieri, in Emilia Romagna, si sono contati 16 nuovi casi di covid-19 e 7 vittime.

Lo ha detto Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia Romagna e della Conferenza delle regioni intervenendo a ‘Diciottominuti- Uno sguardo sull’attualità, in diretta sul sito consulentidellavoro.it e sulle pagine social dei consulenti del lavoro. “E mi piacerebbe che si evitasse il dibattito di accuse e controaccuse tra regioni su quello che succederà, lo si deciderà di concerto con il governo”, ha continuato Bonaccini. Bonaccini ha chiarito che è evidente che c’è bisogno “di garantire sicurezza. Allo stesso tempo il calo del contagio significa che sacrifici e restrizioni chieste agli italiani, insieme allo straordinario lavoro dei medici, hanno permesso di far ripartire via via le attività economiche”. “Oggi - ha concluso Bonaccini - siamo la Regione con il più alto numero di guariti e con un indice di contagio davvero molto basso. Siamo pronti a ospitare chiunque grazie alla proverbiale, ospitalità degli operatori della nostra terra e mi auguro che questo possa avvenire in sicurezza per tutto il Paese”, ha concluso.