Contagi Covid oggi, bollettino Coronavirus 5 dicembre. Dati Italia ed Emilia Romagna

I nuovi positivi scendono sotto quota 2mila, cala il rapporto positivi-tamponi (10,5%) e si abbassa il numero dei ricoverati sia nelle terapie intensive sia nei reparti covid. In picchiata (-427) il dato dei casi attivi. Si allarga il focolaio nell'ospedale di Argenta, a Ferrara

Emilia Romagna, nuovi dati sui contagi Coronavirus oggi, 5 dicembre

Emilia Romagna, nuovi dati sui contagi Coronavirus oggi, 5 dicembre

Bologna, 5 dicembre 2020 - L'Emilia Romagna si presenta all'appuntamwento con la zona gialla che scatta ufficialmente della mezzanotte di stasera con dati del bollettino rassicuranti: il numero giornaliero dei nuovi contagi scende sotto ai 2mila (1.964, di cui 991 asintomatici), il rapporto positivi-tamponi cala al 10,5% (ieri era al 12,1) poco al di sotto della media italia. Gli ospedali festeggiano 5 ricoverti in meno nelle terapie intensive e 10 nei reparti covid. In picchiata il numero dei casi attivi, che oggi calano di 427 (69.629 in totale) persone mentre i guariti sono  2.339. Calano, ma non abbastanza, anche le vittime che oggi sono 52 contro le 63 di ieri.

Covid oggi: bollettino sul Coronavirus in Italia del 5 dicembre. Contagi e dati

L’età media dei nuovi positivi di oggi è 45,1 anni. Tra i territori, Modena resta sempre in cima alla classifica per numero di contagi con 395 nuovi casi, seguono poi Bologna (361), Reggio Emilia (293) e Ravenna (202). Tutte le altre province sono sortto ai duecento casi.

Ciò nonostante, si moltiplicano gli appelli del presidente Stefano Bonaccini e dell'assesore alla Sanità Raffaele Donini perchè da domani non scatti "il liberi tutti". Sebbene l'indice Rt regionale sia sceso - anche solo di un soffio - sotto l'1 (è a 0,99.

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Il bollettino coronavirus in Italia

Sono 21.052 i nuovi casi di coronavirus in calo rispetto a ieri quando sono stati 24.009, e 662 i morti (ieri 814). I guariti o dimessi sono 23.923 e scende al 10,7% il rapporto tra positivi e tamponi, dopo essere risalito ieri all'11,3%. Calano anche i pazienti ricoverati in terapia intensiva: 3.517 (-50). Ma la notizia migliore arriva dal numero dei pazienti nei reparti covid non acuti: oggi 31.200 rispetto ai 30.158 di ieri (-1.042).

I morti covid

Tornando ai numeri dell'Emilia Romagna, sono sempre troppi i nuovi decessi che oggi sono 52: uno in provincia di Piacenza (una donna di 85 anni), uno in provincia di Parma (un uomo di 83 anni), 9 in provincia di Reggio Emilia (4 donne di cui 2 di 86 anni, una di 97 e una di 98 anni e 5 uomini, rispettivamente di 77, 78, 84, 89 e 91anni); 12 nel modenese (6 donne – 71, 77, 78, 85, 91, 96 anni – e 6 uomini, rispettivamente di 67, 69, 80, 82, 83 e 89 anni); 2 in provincia di Bologna, a Imola (una donna di 97 anni e un uomo di 88 anni); 2 nel Ferrarese (una donna di 89 anni e un uomo di 95 anni); 22 in provincia di Ravenna (12 donne – due di 76, due di 81 anni, 1 di 84, 1 di 85, 1 di 89, 3 di 92 anni,1 di 93 e una di 97 anni– e 10 uomini, rispettivamente di 68, 73, 80, 84, 85, 86, 88, 91,93 e 94 anni; 3 nel Riminese: due donne una di 91 e una di 92 anni e un uomo di 84 anni. Non si sono registrati decessi nella provincia di Forlì-Cesena.

Le terapie intensive

pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 243 (- 5 rispetto a ieri), 2.707 quelli negli altri reparti Covid (-10). Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti:15 a Piacenza (+1 rispetto a ieri), 16 a Parma (-1), 33 a Reggio Emilia (+1 da ieri), 53 a Modena (-3), 63 a Bologna (+2), 5 a Imola (invariato), 15 a Ferrara (-2), 12 a Ravenna (-2), 6 a Forlì (invariato), 2 a Cesena (invariato) e 23 a Rimini (-1).

Quanti sono i contagi di oggi

Ecco come sono suddivisi i 1.964 nuovi casi di oggi: 117 a Piacenza (di cui 54 sintomatici), 129 a Parma (di cui 76 sintomatici), 293 a Reggio Emilia (di cui 127 sintomatici), 395 Modena (di cui 214 sintomatici), 361 a Bologna (di cui 212 sintomatici), 71 casi a Imola (di cui 30 sintomatici), 113 a Ferrara (di cui 29 sintomatici), 202 a Ravenna (di cui 74 sintomatici), 48 a Forlì (di cui 28 sintomatici), 79 a Cesena (di cui 53 sintomatici) e 156 a Rimini (di cui 76 sintomatici).

Il focolaio all'ospedale di Argenta

Si allarga il focolaio nel reparto di Medicina dell’ospedale di Argenta e salgono a 21 i degenti e a 21 gli operatori trovati positivi. Ieri, infatti, altri 7 pazienti e 9 operatori (tra infermieri, medici e Oss) sono risultati contagiati nei test organizzati dall'Ausl. Tutti i pazienti positivi sono subito stati trasferiti all'ospedale di Cento, che ha accolto 3 pazienti, e al Delta, che ha accolto 4 pazienti. Ad eccezione di un paziente con febbre, gli altri degenti non avevano sintomi riconducibili al Covid.

Tra gli operatori sanitari, in 3 presentano una lieve sintomatologia, gli altri 18 risultano invece asintomatici. Gli operatori positivi sono stati subito posti in isolamento fiduciario domiciliare.

"Il virus continua a circolare molto"

"L'Emilia-Romagna da domani sarà zona gialla. Ma bisogna "continuare ad avere comportamenti responsabili e anche un po' timorosi, perché è un virus che deve continuare a fare paura. Bastano pochi giorni di disattenzione perché la curva torni a salire". A lanciare il nuovo monito è Raffaele Donini, assessore regionale alla Sanità sui social. "I dati parlano da soli - sottolinea Donini  - il virus continua a circolare molto, anche se in misura inferiore alle settimane scorse. Proprio in ragione di questo calo abbiamo diminuito il nostro Rt, siamo sotto l'1, e per questo siamo a un livello di rischio moderato".

Questa situazione, rimarca l'assessore, "è il frutto delle restrizioni, dei sacrifici e dell'impegno di tutti noi: del sistema sanitario, economico e dei cittadini". Detto questo, ribadisce Donini, "non dobbiamo pensare che l'epidemia sia alle spalle. Grazie ai sacrifici delle settimane scorse il passo epidemiologico è piu' lento e i reparti sono leggermente meno pressati. Però, come dico sempre: per diminuire l'intensità dell'epidemia ci vogliono due o tre settimane, ma per andare su di brutto e riprendere una curva preoccupante bastano pochi giorni di disattenzione". Quindi, insiste l'assessore, "bisogna continuare ad avere comportamenti responsabili e anche un po' timorosi, perché è un virus che deve continuare a fare paura. Ogni giorno abbiamo la dimostrazione di quanto, indipendentemente dall'età, le situazioni cliniche si possono aggravare. E il 5% dei contagiati finisce in ospedale".

Nuovo Dpcm, le polemiche

Il nuovo Dpcm ha provocato diverse polemiche, soprattutto dai presidenti delle Regioni del nord, lamentando a un mancato confronto con loro del Governo. A questo proposito, è Bonaccini a chiarire: "Il passaggio di giovedì era fissato da tempo ed era stato preceduto da un confronto col governo due giorni prima. Dei contenuti del decreto legge, però, abbiamo appreso solo nella tarda serata di mercoledì e nella notte ci è poi arrivata la bozza del Dpcm, con poche ore per definire osservazioni e proposte. Solo che il decreto legge contiene le misure relative al periodo natalizio, e per sua natura non permette integrazioni o aggiustamenti rispetto alle osservazioni delle Regioni".

Sempre a proposito del decreto, Bonaccini ha anche aggiunto: "Voglio essere chiaro: è una strada legittima, ci mancherebbe, ma così non abbiamo potuto né discutere né condividere misure che avranno un impatto rilevante sui cittadini. Alcune di queste, peraltro, sono forse le meno comprese, penso all'impossibilità di uscire dai piccoli Comuni". Secondo il governatore, il Dpcm presenta, infatti un paradosso: "Ci si potrà muovere per decine e decine di chilometri all'interno delle grandi metropoli, ma non percorrere poche centinaia di metri tra piccoli Comuni, abitati da poche centinaia di persone. E questo il tipo di osservazioni che avremmo voluto presentare al governo, perché nessuno meglio di noi conosce il territorio". 

Su questa linea di opinioni, Luca Zaia, presidente del Veneto ha chiesto un ravvedimento da parte del Governo, invitandolo a ripensarci.  "Così rischiamo di scatenare la fuga al Sud", ha detto invece Attilio Fontana, governatore della Lombardia.

Vaccini anti Covid, ci saranno più di mille hub

"Per i vaccini anti-Covid stiamo collaborando con il Governo perché ci saranno più di mille hub nelle Regioni. Ne stiamo discutendo con il commissario Arcuri e sono convinto che faremo le cose per bene". Lo ha detto il governatore della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, intervenendo alla trasmissione Titolo V, su Rai 3.

Servizio 118, in Emilia Romagna 39 milioni per potenziarlo

Quasi 39 milioni di euro (38.971.975) per sostenere e potenziare il servizio di emergenza effettuato dal 118 in Emilia Romagna: lo ha stabilito una delibera di Giunta approvata nell'ultima seduta. Si tratta di una cifra in aumento rispetto allo scorso anno, che va a coprire tutti gli aspetti e le funzionalità del 118, dalla rete radio (per cui sono a disposizione 2,3 milioni di euro) alla rete telefonica (2,4 milioni), dall'elisoccorso (17,3 milioni) alle centrali operative (8,2 milioni) e che comprende anche i costi di gestione (4,5 milioni) e le integrazioni tecnologiche (1,9 milioni).

In un 2020 segnato dalla pandemia, sono stati oltre 400mila, dall'1 gennaio al 30 novembre, gli interventi di emergenza effettuati dal 118 in Emilia-Romagna, esattamente 403.269 da Piacenza a Rimini. Quindi oltre 1.200 al giorno. Nel primo periodo del lockdown le patologie infettive (quindi il Covid) hanno richiesto oltre il 70% degli interventi.

"L'impegno di tutto il personale del 118, da chi si occupa di gestire le richieste di intervento a chi guida gli elicotteri, è stato a dir poco fondamentale per la tenuta del nostro sistema sanitario durante quest'anno di pandemia", ha commentato Raffaele Donini, assessore regionale alla salute. "Donne e uomini che hanno visto il proprio lavoro stravolto durante la prima ondata, quando combattevamo un nemico sconosciuto e le chiamate in una giornata sono arrivate a decuplicarsi, ma hanno saputo reagire prontamente e in maniera efficace".

Il bollettino Emilia Romagna di ieri, 4 dicembre

Ieri è cresciuto il tasso di positività: 2.143 in più, rispetto ai 1.766 di giovedì 3. Ci sono stati 3 nuovi ricoveri, per un totale di 248 persone in terapie intensiva, con un incremento di altre 49 persone ricoverate negli altri reparti Covid. Un po' meno i decessi: 63 vittime, contro le 85 del giorno prima. I decessi sono stati: 14 in provincia di Bologna13 a Modena12 a Ravenna, 9 a Piacenza, 8 a Ferrara, 4 a Reggio Emilia, 2 a Rimini, 1 in provincia di Forlì-CesenaLe province che hanno registrato più contagi sono state: Modena, Bologna e Reggio Emilia.

Italia, Rt e contagi del 4 dicembre

I nuovi positivi ieri sono stati 24.009 con 14mila tamponi in meno. Le vittime 814. I guariti o dimessi hanno superato i contagiati. Il rapporto tamponi-positivi è salito all'11,3%Terapie intensive -30, -572 ricoveri. L'indice Rt in 5 regioni è sopra 1, nella media scende a 0,91"Ad alto rischio" Calabria, Puglia e Sardegna.  Le regioni con più contagi: Lombardia 4.533, Veneto 3.708, Emilia Romagna 2.143, Piemonte 2.132, Lazio 1.831.