Coronavirus, la cura con eparina autorizzata dall'Aifa

Il protocollo sarà coordinato da Pierluigi Viale, infettivologo e primario del Sant'Orsola di Bologna. Coinvolgerà 300 pazienti

Il virologo del Sant'Orsola Pierluigi Viale

Il virologo del Sant'Orsola Pierluigi Viale

Bologna, 14 aprile 2020 - Uno studio con l'eparina, un anticoagulante, per trattare i pazienti malati di Coronavirus. E' quello autorizzato dall'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) e che sarà coordinato dall'infettivologo Pierluigi Viale, ordinario di Malattie infettive all'UniBo e primario di Malattie Infettive al Policlinico Sant'Orsola

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La sperimentazione mira a valutare sicurezza ed efficacia dell'eparina nel trattamento della malattia: saranno coinvolti 14 centri italiani. L'anticoagulante in questione è l'Enoxaparina sodica, un'eparina a basso peso molecolare con un'elevata azione antitrombotica, che sarà somministrata ai 300 pazienti che parteciperanno alla sperimentazione per via sottocutanea. Ai centri italiani coinvolti nello studio il farmaco sarà fornito gratuitamente dall'azienda Techdow Pharma, filiale italiana della Shenzen Hepalink Pharmaceutical Group. L'Enoxaparina sodica è uno degli anticoagulanti più utilizzati per la prevenzione e la terapia delle tromboembolie venose (TEV) e arteriose nei soggetti sottoposti a intervento chirurgico o allettati.

Le alterazioni della coagulazione e le complicazioni trombotiche nei pazienti Covid-19, infatti, sono piuttosto rilevanti anche per quanto riguarda la mortalità del virus, così, dati anche risultati incoraggianti dagli studi svolti in Cina, in vitro e sui pazienti, è nata l'idea di promuovere una sperimentazione anche in Italia impiegando, a scopo terapeutico, un dosaggio medio-alto del farmaco. 

"Un altro importante tassello del nostro armamentario terapeutico verso Covid-19 entra nella fase di sperimentazione clinica, quanto mai necessaria per capirne al meglio il ruolo e l'applicabilità - dichiara il professor Viale -. Siamo grati ad Aifa per questa celere approvazione, che consentirà ai centri coinvolti di iniziare a lavorare per dimostrare il razionale di questa ipotesi scientifica. Lavoreremo all'interno di trial clinici, associando alle nostre intuizioni e speranze il necessario rigore metodologico".