Coronavirus Marche, altri 26 morti e 180 nuovi casi. Positivi in discesa

Il contagio rallenta, ma i decessi preoccupano. Il Palaindoor "non idoneo alla terapia intensiva". Posticipato il pagamento del bollo auto

Emergenza Coronavirus, il San Salvatore (Fotoprint)

Emergenza Coronavirus, il San Salvatore (Fotoprint)

Ancona, 26 marzo 2020 - Il Coronavirus rallenta la sua corsa nelle Marche. Le ultime 24 ore, infatti, fanno registrare un calo dei nuovi contag, ma i decessi sono 26. Portando il dato complessivo a 336 vittime (228 uomini e 108 donne). Il Gores (Gruppo operativo regionale per le emergenze sanitarie) comunica che i tamponi positivi rilevati oggi sono 180 su un totale di 727 test. E' l'aumento più contenuto degli ultimi tre giorni. La cautela in questi casi è d'obbligo, ma la curva del grafico dei contagi comincia ad appiattirsi. Ora sono 3.114 i casi di Covid-19 nella regione.

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Il laboratorio di Ascoli Piceno ha esaminato ieri 210 campioni, quintuplicando, nel giro di due giorni la capacità tecnica iniziale grazie all'attivazione della seconda macchina, che si è aggiunta alla strumentazione iniziale. Nella giornata di oggi sono attesi ad Ascoli ulteriori kit, per un totale di 800 esami.

Per quanto riguarda la distribuzione dei contagi a livello provinciale, il Pesarese è la zona più colpita con 1.474 casi (42 in più di ieri); seguono Ancona con 869 (49 in più), Macerata con 405 (10 in più), Fermo con 204 (44 in più), Ascoli Piceno con 111 (31 in più).

Coronavirus Marche, il grafico del 26 marzo

Di questi quelli ricoverati in terapia intensiva sono 166 con un incremento in 24 ore di 18 pazienti: 39 al San Salvatore di Pesaro, 39 al Torrette di Ancona, otto a Senigallia, 14 a Fermo, nove a Civitanova, 15 a Jesi, nove a Urbino, 12 a Camerino, 11 a San Benedetto del Tronto, due a Macerata e otto all'Inrca di Ancona. A questi si aggiungono 779 pazienti in reparti non di terapia intensiva tra cui 261 (+82) in aree semi intensive con picchi a Pesaro (109) e Torrette (93).

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Aumentano, per fortuna, anche i ricoveri in aree post critiche che oggi sono 198 (+16): 34 a Chiaravalle, 14 a Galantara di Pesaro, 35 a Fossombrone, 52 a Villa dei Pini a Civitanova Marche, 58 al Torrette di Ancona e cinque all'Inrca di Fermo. Il totale delle persone ricoverate diventa dunque di 1.143, mentre i casi in isolamento domiciliare sono 1.652, i guariti nove (+1) ed i decessi, in attesa dell'aggiornamento odierno, 310. I dimessi dagli ospedali sono 129 (+10). Le persone in isolamento domiciliare a scopo precauzionale sono 6.155 (4.698 asintomatici e 1.457 sintomatici) di cui 619 operatori sanitari: 2.655 a Pesaro Urbino, 1.678 ad Ancona, 959 a Macerata, 602 a Fermo e 261 ad Ascoli Piceno.

I decessi

Una lunga scia di decessi continua a preoccupare la nostra regione: 26 nella giornata di oggi. Il 97,6% delle vittime presentava patologie pregresse, l’età media dei decessi sfiora gli 80 anni (79,8). Il dato complessivo è di 336 vittime (228 uomini e 108 donne). 

Di queste 212 risiedevano nella provincia di Pesaro Urbino, 59 in quella di Ancona, 37 a Macerata, 22 a Fermo e due ad Ascoli Piceno. All'Inrca di Ancona sono decedute cinque persone (un 85enne di Castelfidardo, un 92enne di Vallefoglia, due anconetani di 85 e 82 anni ed una anconetana di 88 anni), all'ospedale di Civitanova Marche tre (un 78enne pesarese, un 80enne di Tolentino e un 88enne di Civitanova Marche), cinque al San Salvatore di Pesaro (due donne pesaresi di 79 e 58 anni, una fanese di 68 anni e due uomini pesaresi di 74 e 84 anni di cui il primo senza patologie pregresse), sette all'ospedale di Urbino (un 82enne di Montefelcino, una 72enne fanese, un 76enne di Fossombrone, una 78enne di Sant'Ippolito, un 85enne di Pergola, un 90enne di Fano ed un 61enne di Montecalvo in Foglia), cinque all'ospedale di Jesi (un 87enne di Sassocorvaro, un 80enne di Jesi, una 70enne di Chiaravalle, un 86enne di Cingoli ed un 71enne di Apiro) ed una a San Benedetto del Tronto (una donna 84enne di Montalto Marche).

Bollo auto rinviato al 31 luglio

"In questo momento di emergenza la nostra attenzione è concentrata sulla sanità e sul contenimento del contagio, ma riteniamo importante dedicare la nostra attenzione anche alle esigenze quotidiane di tutti i cittadini e per questo abbiamo predisposto il rinvio di una serie di scadenze amministrative, che in questo momento sono difficilmente rispettabili". Lo afferma il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, in relazione alla delibera adottata ieri dalla giunta per la sospensione di tutti i termini tributari in scadenza nel periodo compreso tra l'8 marzo 2020 ed il 30 giugno 2020, che saranno procrastinati al 31 luglio 2020 senza alcuna maggiorazione o sanzione. Stessa procedura per la riscossione afferente alla rateizzazione dei debiti tributari in scadenza tra il 31 marzo 2020 e il 30 giugno 2020 e ripresa del pagamento delle rate residue a decorrere dal 31 luglio 2020. L'atto approvato ieri dall'esecutivo di Palazzo Raffaello è una proposta di legge a iniziativa della Giunta regionale presentata all'Assemblea legislativa.

Il Palaindoor di Ancona
Il Palaindoor di Ancona

Niente terapia intensiva al Palaindoor

Dall'esame di fattibilità svolto nel pomeriggio con un sopralluogo al Palaindoor di Ancona, in base alle planimetrie e alla documentazione consegnata, il team di tecnici incaricati ha comunicato che neanche questa struttura può essere considerata idonea al progetto, in quanto i tempi necessari per l'adeguamento degli spazi alla collocazione dei 100 posti letto di terapia intensiva indispensabili per la regione Marche risulterebbero troppo lunghi rispetto alle attuali condizioni di emergenza. I tecnici stanno già valutando altre soluzioni, che possano garantire velocemente, senza interventi strutturali importanti, un'area di 5000 metri quadri sviluppata su un unico piano.

Cantieri sisma, in arrivo una ordinanza per garantire il pagamento alle imprese 

“E’ fondamentale pagare subito le aziende. Con le sospensioni dei cantieri edili nella ricostruzione post-sisma, dovute all’emergenza Covid-19, si è aperto un problema grave e urgente sui pagamenti dei lavori effettuati fino allo stop. Abbiamo sollecitato il commissario Legnini e siamo d’accordo sull’emanazione, a breve, di una nuova ordinanza che garantirà il pagamento alle imprese per gli stati di avanzamento anche se nono state raggiunte le soglie previste – spiega il presidente Ceriscioli - Una richiesta fondamentale che ci arriva del settore edile delle associazioni di categorie delle Marche che hanno bisogno di un sostegno reale in questo momento di grande difficoltà".

"L’ordinanza ormai imminente - spiega - affronta il caso in cui i lavori effettuati fino alla sospensione dei cantieri non abbiano raggiunto le percentuali che consentono i pagamenti. Per noi è prioritario superare il requisito della percentuale da raggiungere e garantire la liquidità immediata alle ditte e con questo nuovo atto si tratta di assicurarne l’applicazione da parte di USR e banche affinché le imprese esecutrici siamo in grado di rispettare i propri impegni per il regolare pagamento dei propri fornitori, lavoratori e prestatori di servizi. Un altro colpo alla nostra economia non sarebbe più sostenibile in questa situazione di totale emergenza”.