Coronavirus oggi 10 ottobre, bollettino. Altri 561 contagi e 7 morti in Veneto

Zaia conferma che in questo momento non c’è emergenza sanitaria ospedaliera, ma che è necessario non abbassare la guardia. Ipotesi di un test in autosomministrazione

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Venezia,10 ottobre 2020 - Aumentano ancora i contagi, 561 i nuovi riscontri di positività al coronavirus in Veneto nelle ultime 24 ore, che portano il totale 31.065 (ieri l'incremento era stato di 595 casi). 14.996 i tamponi effettuati nelle ultime 24 ore. 

Sale di 358 unità il numero di persone attualmente positive, che arrivano a toccare quota 5832. Nelle ultime 24 ore si registrano inoltre 7 decessi (dai 2209 di ieri ora sono 2216). I ricoverati positivi, che ieri erano 227, ora sono 251 (+24), di cui 231 in area non critica (+23) e 20 in terapia intensiva (-1). Sono 354 in totale i ricoverati, tra positivi e negativizzati, di cui 29 (-1) in Terapia Intensiva e 325 (+21) in area non critica.

Aggiornamento 11 ottobre, i dati del Veneto

Cresce il numero dei soggetti in isolamento domiciliare in Veneto, attualmente 11.625 (+344) così suddivisi: Belluno 959, Padova 1343, Rovigo 417, Treviso 2613, Venezia 2253, Verona 2570, Vicenza 1470.

Dalla pagina Facebook il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha commentato i numeri del bollettino odierno.“Solo circa il 4% dei positivi è sintomatico, la situazione è simile al livello di marzo per contagi ma per quanto riguarda i ricoveri sono nettamente inferiori. Anche l’età media dei positivi è cambiata. Passando dai 60-65 ai 40-45. Gran parte dei nuovi casi va dai 25 ai 55 anni. Significa che la fascia over 65 è molto protetta che è quella a rischio sanitario e che più del 96% non finisce in ospedale. Questo però significa anche che c’è un calo della guardia in chi fa vita sociale”.

Zaia ha confermato che in questo momento non c’è emergenza sanitaria ospedaliera. “A marzo riempivamo gli ospedali ora no. Ci stiamo preparando ad una eventuale evoluzione, con l’occasione annuncio che gli ospedali di comunità del Veneto verranno attrezzati per coloro che sono guariti ma sono ancora positivi. Quello di Marostica è pronto, Jesolo ha riaperto l’ospedale Covid, ma per sicurezza”.

Anche sul fronte scolastico il Presidente ha elogiato il sistema veneto. “Continuiamo con pressione nelle scuole. Siamo gli unici in Italia che entrano nelle classi a fare i tamponi, grazie all’autorizzazione preventiva data dalle famiglie”.

All'8 ottobre 279 scuole venete presentavano almeno un caso. Gli studenti positivi erano 300 su un totale di 707.814, pari allo 0,04%. 2.379 quelli in quarantena preventiva, pari allo 0,34%. Il numero di docenti e operatori positivi era di 41 su un totale di 95.786, pari allo 0,05%; quelli in quarantena preventiva erano 243, pari allo 0,25%.

Zaia ha anche ricordato che l’uso della mascherina è determinante. “Soprattutto per questa stagione invernale in cui convivremo con la classica influenza”.

La Regione Veneto sta valutando l’ipotesi di un test in autosomministrazione. “Se dovesse arrivare siamo già pronti con la piattaforma per fare la registrazione. È un test serio, ne stiamo testando alcuni e sembrano funzionare”. Confermato il cluster Veneziano. “Non c’è emergenza ma vanno seguiti per evitare danni”.

Sulla posizione della Svizzera, che ha inserito il Veneto nella lista rossa delle entrate, Zaia si è detto dispiaciuto. “Non capiamo da dove nasca questo provvedimento. Noi non conosciamo i dati epidemiologici della Svizzera, quanti tamponi fa ogni giorno, su quale percentuale di cittadini e quanti sono i positivi. Magari veniamo anche a conoscenza di una situazione che oggi non si conosce”.

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