Discoteche chiuse, i gestori: "Fateci riaprire per San Valentino"

Domani scade il decreto emanato prima di Natale, il Consiglio dei ministri dovrà rivedere anche il sistema colori e le regole delle quarantene a scuola

Bologna, 30 gennaio 2022 - Capodanno è finito nel dimenticatoio, stoppato a pochi giorni dal veglione a causa dell'avanzare dell'ondata di Omicron. Da quel giorno, era il 23 dicembre, le discoteche sono chiuse, a causa di un decreto che scade lunedì 31 gennaio, ossia domani. E proprio domani, pare alle 15, si riunisce il Consiglio dei ministri che - archiviata la partita per il Quirinale - deve tornare ad occuoarsi di covid. Sempre domani, infatti, finisce sulla carta anche l'obbligo di indossare la mascherina anche all'aperto, anche se la propria regione si trova in zona bianca.

Le discoteche premono per la riaperture a febbraio
Le discoteche premono per la riaperture a febbraio

"Sono convinto che domani per le discoteche dal governo arriveranno nuove restrizioni. Però vorrei che arrivassero anche indicazioni che ci permettono di programmare: ossia non 15 giorni di proroga ma la certezza che si potrà aprire il 15 febbraio. Anzi, possibilmente il 14 febbraio, San Valentino: sarebbe un bel segnale", è l'auspicio il presidente del Silb dell' Emilia Romagna (il sindacato dei locali da ballo) Gianni Indino. "Siamo a disposizione per creare le condizioni per riaprire in sicurezza. Regole e indicazioni le abbiamo sempre rispettate e continueremo a farlo".

L'idea non esplicitata dei gestori, insomma, è l'introduzione dell'obbligo di Green pass che, proprio da martedì 1 febbraio, cambierà la sua durata passando dagli attuali 9 ai 6 mesi. 

Le nuove regole covid

Non solo le discoteche: domani scadono altri divieti istituiti in tutta fretta alla vigilia delle feste per evitare essembramenti, come il divieto di feste in piazza. Ma sul tavolo del Consiglio dei ministri ci sarà anche il prossimo decreto per le nuove regole su scuola, colori delle zone e quarantene.

La semplificazione nelle scuole richiesta da dirigenti e governatori, e sostenuta dal governo, è già partita con le misure inserite nel decreto bollette. Da oggi, infatti, chi ha il Super Green pass rientra dall'autosorveglianza senza dover fare il tampone mentre i test saranno gratuiti anche alle elementari, le cui famiglie potranno rivolgersi ai pediatri. Ma altro potrebbe arrivare dal Cdm, come l'allineamento delle regole tra elementari e superiori, grazie all'andamento sempre più in crescita della campagna vaccinale tra i più piccoli.

Addio ai colori delle regioni?

Ciò che appare certo, invece, è il cambiamento del sistema dei colori, come più volte hanno richiesto i presidenti delle Regioni. Dovrebbero sparire almeno la zona gialla e la zona arancioni, divenute quasi inutili con le nuove limitazioni legate al green pass.

Resta da dicidere cosa fare con la zona rossa, che è una sorta di lockdown. Chi ha il Super Green dovrà sottostare a limitazioni? Resta da stabilire se in questa fascia le misure debbano essere applicate a chi ha totale copertura vaccinale.

Ricoveri per covid e non con covid

Altra questione chiusa sembra essere l'introduzione di un aggiornamento dell'indicatore che riguarda il calcolo dei ricoveri per Covid: i pazienti asintomatici che occupano un posto letto per altre patologie resterebbero in isolamento nello stesso reparto in cui si trovano, senza essere conteggiati dunque come 'ricoveri per Covid'.