Covid Emilia Romagna: tamponi rapidi in farmacia, ecco come fare

Da lunedì 1 febbraio scatta in regione una nuova campagna, basta prenotarsi, non serve la ricetta. Il presidente regionale di Federfarma: "Confermiamo il nostro sostegno nella lotta alla pandemia"

Emilia Romagna, tamponi rapidi in farmacia per tutti

Emilia Romagna, tamponi rapidi in farmacia per tutti

Bologna, 31 gennaio 2021 - Farmacie sempre più in prima linea nella guerra contro il Covid. D’intesa con la Regione Emilia Romagna, da domani chiunque – purché iscritto al sistema di assistenza sanitaria regionale – potrà effettuare il test antigenico rapido nasale (il cosiddetto tampone rapido) e il test sierologico nelle farmacie convenzionate al prezzo calmierato di 15 euro. "E non sarà necessaria la ricetta medica: basterà prenotarsi in farmacia e presentarsi all’appuntamento", afferma Achille Gallina Toschi, presidente di Federfarma Emilia-Romagna, l’associazione che riunisce gli oltre 1200 titolari di farmacia nella nostra regione.

Achille Gallina Toschi, presidente di Federfarma dell’Emilia Romagna
Achille Gallina Toschi, presidente di Federfarma dell’Emilia Romagna
Presidente Gallina Toschi, come avete accolto questa novità? "Con assoluto favore. Perché conferma il ruolo centrale della farmacia, prima porta d’accesso al sistema sanitario nazionale, distribuita capillarmente su tutto il territorio". Avete già un’idea di quale sarà la risposta dei cittadini? "Dati sulle prenotazioni ancora non ci sono. Dobbiamo attendere l’aggiornamento della piattaforma regionale. Certo, la richiesta, in questi mesi, è stata molto alta". Da quando si potrà quindi prenotare? "Abbiamo suggerito alle farmacie di prendere le prenotazioni a partire da mercoledì. Poi si partirà con i test". Come va l’esperienza dei test sierologici gratuiti, che già da ottobre è possibile fare in farmacia per studenti e famigliari? "Molto bene. A fine dicembre, cioè in poco più di due mesi, avevamo effettuato circa 35mila test. Un risultato senza precedenti, non solo in Italia. Poi l’interesse si è spostato sui tamponi nasali". Con quale risultato? "Siamo partiti a dicembre. Ancora non abbiamo i dati. Ma parliamo comunque di numeri importanti, nell’ordine di 4-5mila". Quante farmacie avevano aderito a queste prime ‘campagne’ della Regione? "Sulle circa 1.200 farmacie della regione, quasi mille hanno aderito al test sierologico, circa 700 ai tamponi. Stiamo parlando di un servizio che richiede un po’ di spazi, che non tutti hanno a disposizione. Dove è stato possibile, specie nei piccoli Comuni, si sono trovati locali attigui alla farmacia dove potere effettuare i test". Uno dei punti chiave è la tracciabilità dei test. Viene confermata anche in questa nuova fase? "Assolutamente sì. Questo è un dettaglio fondamentale. La tracciabilità del test resta, attraverso la piattaforma ‘Sole’ e l’informativa al medico di medicina generale. Sia che il test sia a carico del Servizio sanitario nazionale, sia che sia a carico del cittadino". La pandemia ha cambiato il ruolo del farmacista? "Le farmacie, specie nella nostra regione, sono da sempre un punto di riferimento per i cittadini. Non dimentichiamo che, in Emilia-Romagna, siamo stati i primi in Italia a introdurre il Cup in farmacia. Diciamo che la pandemia – che ci ha visti, per fortuna, sempre aperti – ha consolidato ancora di più il già stretto rapporto fra il cittadino e il suo farmacista".

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