Ictus: riconoscere i sintomi e cosa fare

Dall’intorpidimento dei muscoli alle difficoltà di linguaggio, attenzione anche ai disturbi della vista: quali sono i segnali d’allarme

Ictus: quali sono i segnali a cui prestare attenzione e cosa fare dopo

Ictus: quali sono i segnali a cui prestare attenzione e cosa fare dopo

L’ictus é una malattia che con l’avanzare dell’età aumenta la probabilità di insorgenza. Il termine, che deriva dal latino, significa ‘colpo’, e evidenzia la principale manifestazione della patologia, ovvero un improvviso calo di forze e tono che può sfociare nello svenimento.

L’ictus é dovuto ad una mancanza di ossigeno (più correttamente ischemia) in una piccola area del cervello, che può essere localizzata in un qualsiasi punto del nostro encefalo, ed è dovuta ad un vaso che non reca più l'ossigeno al tessuto. Le cause dell’ictus sono riassumibili in due tipologie: quello emorragico é dovuto alla rottura del vaso sanguigno, mentre quello ischemico é causato invece da un estremo restringimento del vaso stesso.

Come riconoscere un ictus: i segnali 

I segni dell’ischemia cerebrale sono molto diversi tra loro sia per gravità, in quanto dipendenti dall’estensione dell’area del cervello coinvolta, sia per tipologia, poiché ogni zona della corteccia cerebrale é deputata a una funzione, per cui a seconda della zona i segni possono variare. 
Uno dei segni più frequenti é rappresentato da intorpidimento e/o paralisi di uno o più muscoli: a seconda della zona colpita, i muscoli coinvolti possono essere quelli della faccia, delle braccia, delle gambe.
La caratteristica tipica di questi intorpidimenti é che avvengono su un lato solo del nostro corpo, o sinistro o destro. Se i segni sono evidenti, sia il malato che chi gli sta intorno se ne accorgono con facilità, altrimenti può essere utile effettuare delle piccole manovre specifiche come chiedere di sorridere (vedendo se c’é simmetria nelle labbra), chiedere di camminare, chiedere di alzare le braccia. 
Un altro segno tipico é una improvvisa confusione e una difficoltà nel linguaggio: la persona può a volte farfugliare, oppure esprimere concetti chiari ma con molta fatica. Altro segnale é rappresentato da un disturbo nella vista: il malato può vedere offuscato o annebbiato, anche accompagnato da un fastidio generico.
Ultimo segno é un mal di testa generalizzato, che può essere anche forte e accompagnato da vomito o nausea e portare anche a svenimento e perdita di coscienza, situazione che non di rado lascia il malato a terra finché non intervengono i soccorsi.

Cosa fare se si sospetta un ictus 

Se ci troviamo noi stessi con alcuni di questi sintomi o difronte a una persona che li accusa, oltre a effettuare i test sopra descritti per accertarci in caso di sintomi deboli, dobbiamo senza indugio rivolgerci al 118.
Anche un minuto in questi casi può essere prezioso per intervenire con rapidità e salvare la vita del malato.
Non c’é niente che possiamo fare in maniera autonoma in attesa dell’arrivo di un medico, poiché chi é colpito da un ictus necessita al più presto di un ricovero ospedaliero e di terapie appropriate che vanno da una somministrazione di farmaci fino a un intervento chirurgico urgente a seconda della gravità dell’ictus.