Ancona, 27 gennaio 2021 - Le Marche in zona gialla rafforzata. A proporlo è il governatore Acquaroli durante la conferenza stampa dei primi cento giorni della Giunta regionale, che si è tenuta nel pomeriggio in modalità telematica. Lo ha fatto a ragion veduta, sulla base dei numeri: cioè un indice Rt inferiore a 1 (0,98) e il calo della pressione sui ricoveri ospedalieri in terapia intensiva. Ovvero 73 (mentre dieci giorni fa erano a quota 83).
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La seconda ondata della pandemia da Coronavirus, i cambi di colore, le restrizioni anti Covid del periodo natalizio, poi lo screening di massa della popolazioni, la scuola in dad, ordinanze e contrordinanze. Da ultimo i vaccini, e il conseguente stop dovuto ai ritardi di Pfizer. E' quanto si è trovata ad affrontare la Giunta regionale delle Marche, ricordiamo la prima di centrodestra, nei primi cento giorni dall'insediamento.
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Così il presidente Francesco Acquaroli, facendo il punto dei primi tre mesi di amministrazione con gli assessori della Giunta, è tornato a parlare di restrizioni e di numeri virtuosi che caratterizzano le Marche in questi ultimi giorni. E' tornato nel merito della lettera scritta al ministro Speranza, chiedendo di tenere conto, per l'attribuzione delle fasce di colore, che "l’indice Rt nelle Marche è sotto ad 1 ormai dal 15 novembre". Aggiungendo poi che "se è vero che c’è stato un aumento dei casi durante le festività natalizie, ormai quasi un mese fa, è anche vero che in questi giorni la pressione ospedaliera sta scendendo, così come si sono dimezzati i contagi giornalieri e sono stati aggiunti posti letto in terapia intensiva".
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Cosa prevede la zona gialla rafforzata?
Il presidente Acquaroli non è entrato con precisione nel merito, ma ha detto che in sostanza dovrebbe essere una zona gialla, con qualche restrizione in più nel fine settimnana. Ma in maniera minore rispetto a quanto avviene per i territori in zona arancione. Ricordiamo che in area gialla ristoranti e bar possono restare aperti fino alle 18, mentre sono chiusi in area arancione, dove è consentito soltanto l'asporto.
"Massimo impegno a sostegno dell'economia regionale"
La giunta ha garantito il massimo impegno a sostegno dell'imprenditoria marchigiana e delle singole attività economiche così duramente colpite dalla crisi. "Ristori certi e subito", per i quali le Marche chiedono al Governo interventi immediati e decisi.
E' stato il vice presidente ed assessore all'Industria ed allo Sviluppo economico, Mirco Carloni, ad entrare nel dettaglio delle misure economiche adottate a sostegno delle attività produttive, a partire dagli 8,5 milioni già messi in campo come contributo alla ripartenza. "Tra domani e dopo domani arriveranno i bonifici. Circa 10mila sono le imprese che hanno subito restrizioni, 8500 hanno fatto domanda per gli aiuti e nessuna è stata esclusa". Ancora, ristori nel settore della zootecnica (1 milione) e per gli agriturismo (3,4 milioni). "Vogliamo dare la certezza che la Regione Marche non sta aspettando la fine della emergenza sanitaria per affrontare la crisi economica". In questo senso, non sono mancate, anche le misure a sostegno dei lavoratori, illustrate dall'assessore Stefano Aguzzi, come le 60 nuove assunzioni per il potenziamento dei Centri per l'impiego ed i 15mila euro a fondo perduto destinati a disoccupati che intendano aprire una partita iva. L'assessore ha poi annunciato un piano di ristrutturazione complessiva, per 300 milioni di investimenti, dell'edilizia Erap facendo leva sugli incentivi Ecobonus 110.
Infrastrutture e trasporti
A fare il punto sulle grandi opere che si sono rimesse in moto è stato l'assessore ad Infrastrutture e Trasporti, Francesco Baldelli. "Abbiamo messo in circolo 300 milioni, che arriveranno a 850 grazie agli investimenti di altri enti, quali Anas, in una visione complessiva delle infrastrutture delle Marche. Parliamo della ripresa del cantiere della Fano-Grosseto, con possibilità che si realizzi anche la seconda canna della galleria così detta della Guinza, ed anche di investimenti sulla Salaria. Abbiamo siglato l'accordo con la Provincia di Macerata e i Comuni di Tolentino e San Severino Marche per l'Intervalliva, con 10 milioni di co-finanziamento. Altro grande obiettivo raggiunto il no agli ospedali unici".