
Traffico in autostrada, foto d'archivio
Bologna, 1 luglio 2021 - Cantieri, code di ore ed esasperazione. Sono i principali ingredienti che condiranno l'esodo dei primi vacanzieri di luglio, in Emilia-Romagna e Marche, da oggi fino al weekend. Nel primo fine settimana del mese, arrivare alla tanto agognata destinazione, dopo un lungo lockdown, sarà una corsa a ostacoli costellata da strade chiuse, restringimenti di carreggiate, deviazioni per stradine di campagna e gallerie in cui si procede a 2 km all'ora. E, dappertutto, cantieri per i lavori disseminati lungo il percorso.
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A14: Ancona-Pescara a passo d'uomo
Per fare solo qualche esempio, sull’Ancona-Pescara, 160 chilometri, 19 cantieri impongono la circolazione a una corsia. Non va certo meglio sul versante adriatico, con pesanti riduzioni del traffico fra Fermo e San Benedetto del Tronto, Val Vibrata e Roseto, Atri Pineto e Pescara Nord.
Traffico: lunghe code verso la riviera romagnola
Sul versante adriatico dell'Emilia-Romagna non va certo meglio e la riviera romagnola per chi arriva da Bologna diventa quasi un miraggio. Dal venerdì alla domenica mattina, infatti, l’A14 è bloccata da Bologna alla diramazione per Ravenna, tra lavori per l’asfalto e villeggianti che vanno al mare. Disagi che proseguono la domenica pomeriggio e il lunedì, quando i vacanzieri ritornano a casa e si ripercuotono sulla via Emilia. Problemi anche sulla Milano-Bologna, dove le zone contrassegnate dai lavori in corso sono 11, una ogni 18 chilometri.
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I primi incidenti, i sindaci si ribellano
E ci sono stati già i primi incidenti gravi. Due camionisti hanno perso la vita lunedì scorso e un altro è rimasto ferito a causa del tamponamento fra i tre mezzi, che ha bloccato l’autostrada A14 per molte ore tra Marche e Abruzzo. È stato solo l’ultimo gravissimo incidente che si è verificato nel tratto dell’autostrada da San Benedetto a Porto Sant’Elpidio, dove, ogni giorno, si creano chilometri di coda in entrambe le direzioni.
Proprio dopo questo incidente, l’Anci Marche, su sollecitazione dei sindaci, ha scritto al ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti, Enrico Giovannini chiedendo di chiudere i cantieri non indispensabili e sospendere i lavori nel fine settimana, riprendendo la proposta già avanzata dalla Regione e indicando tutte le possibili alternative per risolvere il problema.