Editoriale

L'abbandono delle mura di Bologna

Girando attorno alle mura di Bologna si osserva che in molti tratti un'invadente vegetazione si insinua tra i mattoni della muraglia sbrecciandoli. Inoltre in più parti elementi infestanti sovrastano la cima per poi svilupparsi verso il basso di qua e di là dal muro. E' un corpo estraneo che danneggia l'antica protezione della città e non consente di ammirarne l'intera bellezza delle mura che sono un vanto di Bologna. Facciamolo togliere.

Dionigi Ruggeri

Risponde Beppe Boni

Il degrado e la scarsa manutenzione delle mura che che cingono Bologna sui viali sono un problema antico. Il Comune periodicamente mette mano alla pulizia, ma servirebbe un intervento strutturale. Italia Nostra in numerose occasioni si è spesa contro l'abbandono. La vegetazione spontanea che cresce sulle mura e si insinua tra i mattoni offre una vasta gamma di elementi. Da tempo sono spuntati perfino i capperi. Italia nostra ha sempre avuto a cuore la salute della cinta muraria. Già nel 2017 promosse un incontro con il Comune di Bologna per valorizzarla e restaurarla in modo ampio e completo. Ci sono punti in cui il fogliame e la vegetazione ormai fanno parte dell'arredo accanto a scarsa pulizia.Un po' di storia. Le mura di Bologna abbracciavano l'area urbana fino all'inizio del XX secolo, quando furono quasi completamente demolite per poter realizzare gli attuali viali di circonvallazione. Furono edificate in tre cerchie successive a partire dal III secolo. Oggi ne rimangono visibili tratti significativi a ridosso del centro accanto alle antiche porte. Della terza cerchia (quella del 1300) su una lunghezza complessiva di circa 7,500 chilometri ne restano ancora, abbastanza evidenti, circa 2,700 oltre alle 10 porte che ancora segnalano gli accessi alla città storica.

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