Editoriale

Uno scudo per i furti sui colli

Sui colli di Bologna c'è bisogno di sicurezza. Io abito in un'altra parte della città ma solidarizzo con gli abitanti che sono continuamente nel mirino dei ladri e dei rapinatori. Anche recentemente c'è stato un furto ai danni di una signora che ci ha rimesso diverse migliaia di euro. Ho saputo che i ladri hanno atteso che uscisse di casa per agire indisturbati. E' una situazione non più sopportabile. Mi chiedo cosa si stia facendo per difendere questa zona di Bologna dai malviventi. Esiste un piano concordato tra cittadini e istituzioni?

Roberto Roda

Risponde Beppe Boni

E' drammaticamente vero nella zona dei colli il tema della sicurezza è centrale. Troppi furti, troppe abitazioni nel mirino. I cittadini chiedono da un pezzo di avere uno scudo che li protegga. Le istituzioni lo sanno e in realtà hanno predisposto un piano, ma come sempre accade la burocrazia ha tempi sempre differiti rispetto alla realtà. I ladri non aspettano le delibere, le firme dei documenti, la certificazione dei piani. Vanno, rubano e salutano. Certo, serve tempo per rendere operative le decisioni, ma è necessaria anche la rapidità. Il progetto che i vari comitati dei residenti hanno concordato con l'amministrazione comunale prevede, fra le altre cose, l'installazione di almeno 14 telecamere nei punti strategici dell'area dei colli collocate sulle strade, negli incroci o nelle zone più sensibili. Si tratta di un piano integrato che prevede anche un protocollo di vicinato che coinvolge la vigilanza dei residenti in accordo con le forze dell'ordine. Pare che il piano attenda solo la firma del Comune. Benissimo, o benessum come si dice con soddisfazione tutta bolognese. I residenti attendono il via libera da un anno con un pizzico di delusione per i tempi lunghi. Serve un'accelerata, anche se c'è il divieto di superare i 30 all'ora.

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