Emilia Romagna: 50 motivi per amarla tra cibo, arte e natura

La classifica di un documentario tedesco che spiega perché è una delle regioni più belle d’Italia: dalla mortadella al ragù, dall’università ai parchi fino al liscio

50 motivi per amare l'Emilia Romagna tra cibo, arte e natura

50 motivi per amare l'Emilia Romagna tra cibo, arte e natura

Bologna, 9 febbraio 2023 – L’Emilia Romagna è una delle regioni più belle d’Italia. A dirlo, questa volta, è un documentario tedesco che illustra "50 motivi per amare l'Emilia-Romagna” curato dal gruppo radiotelevisivo più importante della Germania, ARD, e che andrà in onda il 10 febbraio.

E’ stato girato lo scorso anno in regione e racconta le bellezze del territorio – dalle spiagge, alle botteghe d’arte, ai monumenti Unesco fino alle eccellenze in tavola e della Food Valley emiliano romagnola – e fornisce un elenco di 50 ragioni per amare la nostra regione. Ecco di cosa si tratta.

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I 50 motivi per amare l’Emilia-Romagna secondo ARD

  1. L’Università di Bologna
  2. Le Tagliatelle al Ragù
  3. Le Torri di Bologna
  4. I Tortellini (Bologna)
  5. Il Portico di San Luca (Bologna)
  6. La Mortadella Bologna IGP
  7. Piazza Maggiore (Bologna)
  8. La città di Bologna
  9. Il Parmigiano Reggiano Dop
  10. Giuseppe Verdi
  11. Il Prosciutto di Parma Dop
  12. La Violetta di Parma
  13. La città di Parma
  14. Lo Gnocco fritto
  15. Fontanellato (Parma)
  16. Il Labirinto della Masone a Fontanellato (Parma)
  17. Don Camillo e Peppone a Brescello (Reggio Emilia)
  18. La Pietra di Bismantova (Reggio Emilia)
  19. Il Castello di Canossa (Reggio Emilia)
  20. L’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena Dop
  21. Il Cimitero di San Cataldo (Modena)
  22. Il Mercato Albinelli (Modena)
  23. La Motor Valley
  24. La città di Modena
  25. Il Lambrusco
  26. Noleggiare una bicicletta a Ferrara
  27. La Coppia Ferrarese Igp
  28. Palazzo Schifanoia (Ferrara)
  29. La città di Ferrara
  30. Il Parco del Delta del Po
  31. La piccola città di Comacchio (Ferrara)
  32. Marina di Ravenna
  33. La Tomba di Dante
  34. Laboratorio di Mosaico
  35. La città di Ravenna
  36. La spiaggia della “Bassona” (Ravenna)
  37. Il Museo della Marineria di Cesenatico (Forlì Cesena)
  38. Il Porto Canale di Cesenatico (Forlì Cesena)
  39. Il Percorso della Strega sul camminamento di San Marino
  40. La Repubblica di San Marino
  41. Le teglie di Montetiffi (Forlì Cesena)
  42. Formaggio di Fossa
  43. Il ballo Liscio
  44. La Stamperia Marchi
  45. Santarcangelo di Romagna (Rimini)
  46. La Piadina Romagnola Igp
  47. Il Fellini Museum
  48. Il mercato del pesce di Rimini
  49. Il centro storico di Rimini
  50. La Costa Adriatica
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La cucina tipica dell’Emilia Romagna 

Un posto di rilievo nel documentario è poi occupato dalla cucina tipica, con i prodotti Dop e Igp e le botteghe di gastronomia. Tra le prelibatezze raccontate: la Piadina Romagnola Igp, la Coppia Ferrarese Igp, il Formaggio di Fossa di Sogliano Dop, stagionato nelle “fosse” seguendo una tradizione che risale alla fine del 1400. E ancora: il Lambrusco, la Torta fritta e l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena Dop, il Prosciutto di Parma Dop, il Parmigiano Reggiano. Conclude la rassegna delle specialità la Mortadella Bologna IGP e il vero ragù alla bolognese con i suoi ingredienti e tempi di cottura.

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Di cosa parla il documentario

Il regista del documentario nutre un grande amore per l’Emilia Romagna. Il film parte con un caloroso e iconico "Benvenuti in Emilia Romagna” da parte di Lella e Marina Magnani, madre e figlia titolari di una storica piadineria riminese, e prosegue lungo le spiagge e i monumenti più famosi in Romagna, dal Parco del Mare al Museo della Marineria fino alla ‘piccola Venezia’ (Comacchio).

In Emilia, la narrazione spazia da Modena - con il Duomo e la torre civica Ghirlandina Patrimonio Unesco e il monumento al grande tenore Luciano Pavarotti, nonché culla della Motor Valley, con le tappe al MEF – Museo Enzo Ferrari, e alla collezione del Museo Stanguellini - a Parma, città d’arte il cui simbolo, il Teatro Regio, rende omaggio a Giuseppe Verdi. L’ultima tappa culturale attraverso l’Emilia-Romagna è il suo capoluogo, Bologna, con una ripresa a volo d’uccello sulla collina del Santuario di San Luca e i suoi 4 km di Portici, Patrimonio Unesco dal 2021. Per finire, l’Emilia-Romagna conquista il cuore dei turisti con le sue aree naturalistiche. Nella puntata si vedono la lunga spiaggia di sabbia della Bassona, nel Ravennate, e il Parco del Delta del Po, Patrimonio Unesco tra fenicotteri e cavalli.

Le bellezze dell’Emilia Romagna viste da fuori

Grande soddisfazione da parte dell’assessore al Turismo Andrea Corsini, per questa grande occasione di visibilità, in vista delle vacanze primavera-estate dei tedeschi, che arricchisce le attività promozionali della Regione attualmente in corso sui mercati di lingua tedesca.

Le riprese, realizzate dal cameraman Stefan Bruse per la regia di Stephan Düfel, si sono svolte dal 20 settembre al 10 ottobre dello scorso anno, con il coordinamento di APT Servizi Emilia-Romagna.

Il documentario si conclude così: “Tutta la Regione possiede questo “mix irresistibile”: arte, cultura e gioia di vivere. Ecco perché per noi è stato molto semplice trovare i 50 motivi per amare l’Emilia-Romagna”.