Ottobre in Emilia Romagna, 5 gite fuori porta

Idee per il weekend d'autunno in tutta la regione tra natura, mostre, enogastronomia e relax

Ottobre è il mese del foliage

Ottobre è il mese del foliage

Bologna, 1 ottobre 2022 - Da sempre, la parola ‘autunno’ fa venire in mente il foliage, l’affascinante spettacolo delle foglie che cambiano colore, ma anche i profumi delle passeggiate in natura, tra funghi e castagne, e quelli delle sagre che animano i borghi durante i weekend. Ma la fine della canicola tipicamente estiva e l’arrivo delle prime giornate uggiose possono rivelarsi un’ottima occasione anche per concedersi qualche ora in un museo, in uno stabilimento termale o, perché no? Alla scoperta di un monastero. La scelta delle ‘cose da fare’ in Emilia-Romagna in autunno è pressoché infinita: ecco, allora, un elenco non esaustivo di cinque possibili destinazioni per una gita fuori porta.

1 - Ammirare il foliage al Parco nazionale delle Foreste casentinesi

Crinali panoramici, foreste millenarie, antiche mulattiere: le Foreste casentinesi, al confine tra Romagna e Toscana, riescono a sorprendere i visitatori in ogni stagione dell’anno. Ma in autunno, con i boschi che si colorano di rosso, giallo e arancio, il parco diventa una vera e propria tavolozza variopinta, così bella da mozzare il fiato. Oltre ai tanti itinerari da percorrere a piedi (come il sentiero della cascata dell’Acquacheta, adatto a tutta la famiglia, o quello, più spirituale, sulle tracce di San Francesco d’Assisi, diretto al santuario della Verna), in autunno vale la pena partecipare al Festival del fall foliage, quest’anno previsto nel weekend dal 21 al 23 ottobre. Un appuntamento ormai imperdibile per tutti gli appassionati, che ogni anno fanno a gara per realizzare lo scatto più bello da postare su Instagram. Le Foreste casentinesi rappresentano la meta ideale anche per i ciclisti, che – in sella a una mountain bike o a una bici elettrica - possono cimentarsi in percorsi caratterizzati da vari livelli di difficoltà. Tra questi, il più affascinante è certamente il sentiero della Lama, da più parti definita ‘la pista forestale più bella d’Italia’.

2 - Break di benessere alle terme

Lungo la via Emilia, dal Parmense fino al mare, sono 19 le località che ospitano le terme, con acque curative eccellenti e trattamenti terapeutici studiati per ogni esigenza. Ma le terme non sono solo un luogo in cui ricevere le cure prescritte per alcune patologie, ma una vera e propria oasi in grado di offrire una pausa rigenerante, all’insegna di benessere, relax e delizie culinarie, da assaporare da soli, in coppia o tra amiche. Basta consultare il sito web https://www.termemiliaromagna.it/ per individuare sulla mappa la destinazione d’interesse e selezionare il pacchetto benessere più adatto ai propri gusti: si va dalla ‘cura Maria Luigia’ - proposta dalle Terme Respighi di Tabiano (Pr) per scoprire i benefici del respiro – al pacchetto ‘Benesse e motori’, confezionato dalle Terme della Salvarola, a Sassuolo, che prevede, tra l’altro, un curioso ‘pit-stop’ di benessere alla spa e l’ingresso al museo Ferrari di Maranello.

3 - Scorpacciata di cultura tra città e borghi antichi

Il patrimonio artistico e culturale emiliano-romagnolo è talmente ricco e variegato che è quasi impossibile isolare delle proposte e tralasciarne altre. Il suggerimento migliore, per chi intende andare a caccia di mete culturali nuove o esclusive, è creare degli interessanti tour a tema, come quello dedicato alla musica (che collega le città di Bologna e Parma sulle note di Lucio Dalla, Giuseppe Verdi e Arturo Toscanini), al cinema (la Rimini immaginata da Federico Fellini, per esempio, o la Ferrara de Il Giardino dei Finzi Contini), alle eccellenze enogastronomiche. In alternativa, si possono tracciare degli itinerari tra i borghi dell’entroterra romagnolo, alcuni dei quali sconosciuti ai più e ben lontani dalle rotte del turismo di massa: basti pensare alla minuscola Monteleone, nel Cesenate, a Modigliana (FC), o a Montegridolfo, sulle colline riminesi. Tornando all’arte, quest’autunno ci sono diverse mostre da segnare in agenda: ‘I pittori di Pompei’ al Museo civico archeologico di Bologna (23 settembre 2002 – 19 marzo 2023), con oltre cento opere di epoca romana, provenienti dal Museo Archeologico di Napoli; sempre a Bologna, a Palazzo Pallavicini, si attende l’inaugurazione della mostra dedicata a Giorgio De Chirico, metafisico della tavolozza (dal 13 ottobre). A Modena ecco ‘Antonio Ligabue. L’ora senz’ombra. Il riconoscimento come artista e come persona’, alla Galleria Bper Banca (16 settembre 2022 – 5 febbraio 2023); a Mamiano di Traversetolo (Pr), alla Fondazione Magnani-Rocca, riflettori puntati su ‘Moda e pubblicità in Italia’ attraverso 150 opere da fine Ottocento a metà Novecento (dal 10 settembre all’11 dicembre 2022).

4 - Emilia-Romagna da gustare

Con i suoi 44 prodotti Dop e Igp, l’Emilia-Romagna è leader europeo di certificazioni di eccellenze agroalimentari, il cui valore si aggira intorno ai 3,5 miliardi di euro. E l’autunno è certamente la stagione in cui l’identità enogastronomica di questa terra operosa si presenta al meglio, attraverso festival del cibo ed eventi mangerecci disseminati dall’Appennino piacentino fino alla riviera romagnola. Un vero e proprio tripudio di gusto, da accompagnare, ancora una volta, alla visita dei borghi o a una salutare passeggiata all’aria aperta. All’interno di una miriade di sagre e appuntamenti culinari, ci limitiamo a segnalare il Festival internazionale del cibo da strada, previsto a Cesena dal 7 al 9 ottobre: tre giorni per degustare street food da ogni parte d’Italia e del mondo, ma anche per concedersi una visita alla splendida Biblioteca Malatestiana, patrimonio Unesco, e alla millenaria abbazia benedettina di Santa Maria del Monte. Da non perdere, nel weekend successivo, anche ‘La Bonissima, festival del gusto e dei prodotti tipici’, in programma a Modena; e, in Romagna, ‘Cioccopaese’, kermesse golosa, capace di trasformare Riccione in un’autentica cioccolateria.

5 - Monasteri aperti

Un’esperienza intima e originale, tra arte e spiritualità, alla scoperta di luoghi sacri di grande bellezza: è ‘Monasteri aperti’, l’iniziativa promossa dall’Ufficio di promozione turistica regionale in collaborazione con la Conferenza episcopale e il circuito dei Cammini dell’Emilia-Romagna. In programma l’8 e il 9 ottobre, rappresenta un’occasione unica per visitare monasteri e chiese, che aprono le proprie porte e accolgono il pubblico con proposte suggestive e originali. Tra queste spiccano, oltre alle visite guidate esclusive nei monasteri, passeggiate fra le pievi, escursioni lungo i cammini, degustazioni di ricette antiche, visite alle ‘spezierie’ curate dai monaci, approfondimenti con esperti e docenti di storia dell'arte, incontri con frati, monaci e suore di clausura, concerti d'organo e musica sacra. Qui il programma dettagliato.