Covid Emilia Romagna, il bollettino di oggi 10 maggio 2022: 2.166 contagi e 18 morti

Diminuiscono i ricoveri negli ospedali (-9), anche se ci sono tre persone in più nelle terapie intensive. Oltre 3.400 guariti, quasi 1.300 casi attivi in meno

Bologna, 10 maggio 2022 - Crescono anche se di poco i casi di Covid nelle ultime 24 ore in Emilia Romagna. Se ieri si erano registrati 2.095 contagi, oggi ce ne sono 2.166. I nuovi casi sono stati scoperti dopo aver analizzato 21.918 tamponi, con la percentuale di nuovi positivi che arriva al 9,9%. Purtroppo si registrano anche 18 morti per Covid (ieri sono stati 5), mentre diminuiscono i ricoveri negli ospedali3 pazienti in più nelle terapie intensive, 12 in meno negli altri reparti Covid. Oltre 3.400 guariti, quasi 1.300 casi attivi in meno.

Covid Emilia Romagna, i dati di oggi
Covid Emilia Romagna, i dati di oggi

Roti: "Il virus non se ne va"

"Il virus non se ne va, le bolle restano". Secondo le previsioni di Lorenzo Roti, direttore sanitario dell'azienda Usl di Bologna, nemmeno l'estate porterà un azzeramento dei casi di covid e il sistema a "bolle" dei reparti verrà mantenuto. "È difficile pensare che il virus scomparirà completamente", ha sottolineato Roti, "pensiamo però che con il calo delle infezioni potranno essere ridotti anche i posti letto nelle bolle: se oggi ne abbiamo una quarantina possiamo pensare di arrivare a una quindicina". 

In merito alle aspettative sui contagi in autunno, il direttore sanitario non ha arrischiato previsioni, in quanto l'andamento dei contagi dipenderà dalla presenza o meno di nuove varianti, cosa che nessuno può prevedere. Tuttavia, Roti consiglia alle persone over 80 e quelle dai 60 ai 79 ma con fragilità di fare la quarta dose

Anche il Ministro della Salute Speranza ha ribadito l'importanza della dose booster, in un intervento di oggi all'Auditorium parco della musica di Roma: "Siamo ancora dentro la battaglia della pandemia. Stiamo molto meglio grazie a una campagna straordinaria di vaccinazione, ma abbiamo bisogno di tenere ancora alto il livello di attenzione. È in corso un altro pezzo di campagna vaccinale i cui numeri devono necessariamente crescere. Con l'inizio della guerra la sensazione è che la pandemia sia finita. Invece ci sono ancora persone che perdono la vita, soprattutto tra gli over 80". 

Focus sui bollettini: Veneto - Marche - Italia

Quarta dose in Emilia Romagna 

Per quanto riguarda la dose booster in Emilia-Romagna, le somministrazioni della quarta dose sono iniziate dal 1 marzo alle persone gravemente immunodepresse e dal 14 aprile a tre categorie: gli anziani dagli 80 anni in su; le persone tra i 60 e i 79 anni immunodepressi e altamente fragili, affette da specifiche patologie critiche indicate dal ministero della Salute e, infine, gli ospiti dei centri residenziali per anziani (Cra e Rsa), a prescindere dall’età, che saranno vaccinati in via prioritaria.

Finora sono 83mila i vaccinati con la quarta dose, circa il 14% di una platea totale di 559.971 soggetti e "l’Emilia-Romagna - ha sottolineato l’assessore alla Sanità, Raffaele Donini, nei giorni scorsi - , è la prima Regione in Italia” per quarte dosi somministrate.

Nel frattempo, la Regione sta lavorando per farsi trovare pronta, con la macchina organizzativa, per l’estensione della platea dei destinatari della quarta dose a tutta la popolazione. Quando la platea si amplierà, infatti, l'assessore Donini conta sulla disponibilità degli emiliano-romagnoli a sottoporsi a una nuova vaccinazione: "I cittadini sanno benissimo che questa pandemia non ci lascerà presto - ha spiegato -, però abbiamo le armi per sconfiggerla ed evitare che si sviluppino malattie gravi, quindi sono convinto che quando ci arriveranno i vaccini in autunno, quelli contro le nuove varianti, in questa regione troveremo l'organizzazione migliore per somministrarli e la disponibilità della popolazione".

Grazie ad Unibo arriva Eclipse: uno strumento per test rapidi, affidabili ed economici

Nel frattempo, Unibo ha realizzato uno strumento per rilevare la presenza di agenti patogeni (virus, batteri, parassiti) con la sensibilità dei tamponi molecolari, ma con la semplicità, velocità ed economicità dei test rapidi. Lo metterà a punto il nuovo progetto europeo Eclipse, coordinato dall'Università di Bologna e finanziato dal programma Horizon Europe. Gli studiosi hanno già testato l'efficacia della tecnologia proposta sia sul virus dell'epatite B che sul coronavirus.

"La pandemia di Covid-19 ha evidenziato in modo drammatico quanto gli strumenti per la rilevazione dei patogeni siano fondamentali per combattere le infezioni, limitandone la diffusione e favorendo cure tempestive", spiega Luca Prodi, professore al Dipartimento di Chimica "Giacomo Ciamician" dell'Università di Bologna e coordinatore del progetto.

"Quando è iniziata l'emergenza, non esisteva un metodo diagnostico che fosse al tempo stesso rapido, economico e affidabile, e nonostante siano stati fatti passi avanti siamo ancora lontani dall'avere a disposizione uno strumento con queste caratteristiche". Il progetto Eclipse punta quindi a ideare e produrre una piattaforma nanobiotecnologica per la rilevazione degli agenti patogeni che sia al tempo stesso economica, utilizzabile anche da personale non esperto e con un elevato livello di sensibilità e affidabilità.

"Questa piattaforma sarà pensata per poter rilevare il coronavirus, il parassita Leishmania e il batterio Pseudomonas aeruginosa con un livello di sensibilità pari o superiore a quello dei tamponi molecolari PCR, ma su un dispositivo portatile e con un processo molto più rapido, in modo da ottenere un risultato in meno di 30 minuti", dice ancora Prodi. "In questo modo, la metodologia potrà poi essere adattata facilmente anche per altri tipi di patogeni e potrà diventare quindi uno strumento importante per evitare nuove pandemie e in generale per tenere sotto controllo le malattie infettive, con particolare riguardo per i paesi in via di sviluppo".

Bollettino Italia 10 maggio 

Sono 56.015 i nuovi positivi in Italia, che portano le persone attualmente colpite dal Covid a quota 1.082.972. Sono 158 le persone decedute nelle ultime 24 ore, per un totale di 164.731 vittime da inizio pandemia. E' quanto emerge dal quotidiano bollettino emesso dal Ministero della Salute. Sono 8.937 le persone ricoverate negli ospedali italiani per Covid, 161 in meno di ieri, di cui 358 in terapia intensiva, 5 in meno di ieri. I tamponi effettuati sono stati 216.566.431, 371.221 in più del giorno precedente.

Covid Emilia Romagna, i dati di oggi 

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 1.442.456 casi di positività, 2.166 in più rispetto a ieri, su un totale di 21.918 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 10.192 molecolari e 11.726 test antigenici rapidi. Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 9,9%. L’età media dei nuovi positivi di oggi è di 46,5 anni.

La mappa del contagio

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 556 nuovi casi (su un totale dall’inizio dell’epidemia di 297.665), seguita da Modena (508 su 224.615); poi Ravenna (185 su 133.471), Parma e Rimini, entrambe con 145 casi (rispettivamente su 120.662 e 135.686), Piacenza (139 su 75.671) e il Circondario imolese (127 su 44.382); quindi Forlì (117 su 66.888), Cesena (101 su 79.864) e Ferrara (82 su 100.000); infine Reggio Emilia, con 61 nuovi casi di positività su un totale da inizio pandemia di 163.552.

Morti per Covid in Emilia Romagna

Purtroppo, si registrano 18 decessi: 3 in provincia di Piacenza (tre uomini, rispettivamente di 58, 85 e 91 anni), 2 in provincia di Reggio Emilia (una donna e un uomo, di 88 anni entrambi), 5 in provincia di Modena (tre donne: due di 81 anni e una di 87 e due uomini di 73 e 95 anni), 2 in provincia di Bologna (due uomini di 81 e 91 anni), 1 in provincia di Ravenna (un uomo di 89 anni), 3 in provincia di Rimini (tre uomini di 71, 78 e 93 anni), 2 uomini di 47 e 59 anni, non residenti in Emilia-Romagna, il cui decesso è stato registrato dall’Ausl di Bologna. Non si registrano decessi nelle province di Parma, Ferrara, Forlì-Cesena e nel Circondario Imolese. In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 16.740.

Ricoveri per Coronavirus in regione

I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell’Emilia-Romagna sono 38 (+3 rispetto a ieri, pari al +9 %), l’età media è di 67 anni. Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 1.248 (-12 rispetto a ieri, -1%), età media 76,1 anni.

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 1 a Piacenza (-1 rispetto a ieri), 2 a Parma (invariato); 6 a Reggio Emilia (-1); 6 a Modena (+3); 11 a Bologna (+2); 1 a Imola (invariato); 4 a Ferrara (invariato); 3 a Ravenna (invariato); 1 a Forlì (+1) e 3 a Rimini (-1). Nessun ricovero a Cesena (come ieri).

Guariti e casi attivi

casi attivi, cioè i malati effettivi, sono 42.708 (-1.288). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 41.422 (-1.279), il 97% del totale dei casi attivi. Invece, le persone complessivamente guarite sono 3.436 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 1.383.008.