Covid oggi Emilia Romagna: il bollettino del 29 giugno 2022. 6.756 contagi e 7 morti

Tasso di positività al 33,6%. Ricoveri in crescita: terapie intensive +2, reparti non critici +45. I casi arrivi di infezione sono oltre 48mila. Bonaccini: "Non lanciamo un grido dall'allarme, ma facciamo attenzione perché non è finita"

Bologna, 29 giugno 2022 - Continua la risalita della curva dei contagi da Covid: oggi il bollettino dell'Emilia Romagna ne registra 6.756, a fronte dei 4.352 di ieri, dall'analisi di 20.126 tamponi, sia molecolari che antigenici. Sul rialzo dei contagi è intervenuto anche il presidente dell'Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, che esorta a non lanciare un grido d'allarme ma di continuare a fare attenzione e a proteggersi, e fa appello alla prudenza e al senso di responsabilità di ciascuno. 

Il tasso di positività è al 33,6%.   

In regione, le vittime collegate alla pandemia oggi sono 7, ieri erano stati 8. 

Covid Emilia Romagna, il bollettino del 30 giugno 2022. Contagi e morti

I pazienti ricoverati nelle terapie intensive dell’Emilia-Romagna sono 30 (+2 rispetto a ieri, +7%), l’età media è di 66,1 anni, mentre quelli curati negli altri reparti Covid sono 955 (+45 rispetto a ieri, +5%), età media 74,3 anni.

I casi attivi di infezione, cioè i malati effettivi, sono 48.895 (+ 6.070). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi o prive di sintomi, sono complessivamente 47.910 (+ 6.023), il 98% del totale dei casi attivi.

Le persone guarite sono 679 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 1.499.264.

I dati aggiornati del bollettino di oggi 29 giugno
I dati aggiornati del bollettino di oggi 29 giugno

Bollettino Italia 29 giugno 

Continua a salire la curva epidemica in Italia con 94.165 nuovi casi Covid nelle ultime 24 ore, contro gli 83.555 di ieri ma soprattutto i 53.905 di mercoledì scorso (+42,7%). I tamponi processati sono 357.210 (ieri 330.128) con un tasso di positività che cresce dal 25,3 al 26,4%.

I decessi sono 60 (ieri 69). Il numero delle vittime totali da inizio pandemia sale così a 168.294. In aumento le ospedalizzazioni: 11 in più le terapie intensive (ieri +3), che diventano così 248 in tutto con 37 ingressi del giorno. E 219 in più sono i ricoveri ordinari (ieri +162) per un totale di 6.254. 

Contagi oggi in Emilia Romagna

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 1.565.255 casi di positività, 6.756 in più rispetto a ieri, su un totale di 20.126 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 9.986 molecolari e 10.140 test antigenici rapidi.

Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 33,6%.

L’età media dei nuovi positivi di oggi è di 47 anni.

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 1.226 nuovi casi (su un totale dall’inizio dell’epidemia di 325.089), seguita da Modena (802 su 241.872); poi Reggio Emilia (798 su 176.318), Rimini (716 su 146.642), Parma (706 su 132.099), Ravenna (699 su 145.890),  Ferrara (638 su 108.815) e Cesena (406 su 86.821); quindi Forlì (349 su 72.371), Piacenza (256 su 80.424) e, infine, il Circondario Imolese, con 160 nuovi casi di positività su un totale dall’inizio dell’epidemia di 48.914.

Morti covid in Emilia Romagna del 29 giugno

Il bollettino di oggi registra 7 morti collegati al Covid: 2 in provincia di Piacenza (due donne entrambe di 84 anni), 1 in provincia di Parma (una donna di 77 anni), 2 in provincia di Bologna (una donna di 92 anni e un uomo di 78 anni), 1 in provincia di Ferrara (una donna di 63 anni) e 1 in provincia di Rimini (una donna di 84 anni).

Non si registrano decessi in provincia di Reggio Emilia, Modena, Ravenna, Forlì-Cesena e nel Circondario Imolese.  

In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 17.096.

Bonaccini sulla risalita dei contagi: "Non lanciamo un grido d'allarme" 

"Non lanciamo un grido d'allarme, ma diciamo di fare attenzione perché non è finita". Così il presidente dell'Emilia-Romagna Stefano Bonaccini commenta la risalita dei contagi da Covid, a margine di una conferenza stampa in Regione.

"Non vedo emergenze drammatiche - sottolinea - abbiamo comunque gli ospedali che nei reparti più gravi hanno numeri molto molto bassi, questo significa che i vaccini hanno funzionato davvero, però è un virus che attraverso le varianti cerca di continuare a farci male".

Da qui la necessità di adottare comportamenti prudenti: "Ci vuole attenzione - aggiunge Bonaccini - utilizzare gli strumenti di maggiore protezione individuale. Credo che si debba seguire passo passo quello che accadrà, con senso di responsabilità, e ovviamente tenendo conto che in Conferenza delle regioni, nel rapporto tra Stato e regioni si possono valutare le misure, però non diamo allarmi".

La speranza per il presidente dell'Emilia-Romagna è che diventi "un'endemia, cioè un'influenza, per quanto robusta, e non più una tragica pandemia; credo che la scienza dovrà dirci per quali fasce d'età, oltre ai più anziani e ai più fragili, si dovrà fare un eventuale richiamo del vaccino". 

La rilevazione Fiaso: ricoveri aumentati del 17,7%

 I ricoveri per Covid-19 sono aumentati del 17,7%, lo rileva la Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere (Fiaso) con i dati della rete di ospedali sentinella, relativi al 28 giugno. A incidere di più sono i ricoveri nei reparti ordinari (+20,9%). Pesano in particolare i ricoverati per Covid, ossia con sindromi respiratorie e polmonari (+34,5%), mentre i ricoverati con Covid, cioè coloro che arrivano in ospedale per altre malattie e vengono trovati incidentalmente positivi, salgono del 10%. Per il presidente della Fiaso, Giovanni Migliore, sull'aumento dei ricoveri incide il tempo trascorso dall'ultima vaccinazione.

Covid, dopo la malattia rischio depressione

I pazienti affetti da Covid anche dopo guarigione presentano sintomi depressivi in maniera significativamente maggiore rispetto ai soggetti sani, e mostrano una ridotta connettività funzionale locale nella corteccia temporo-parietale. Questo quanto emerge dallo studio Altered brain regional homogeneity is associated with depressive symptoms in COVID-19 pubblicato sulla rivista scientifica "Journal of Affective Disorders" condotto da un team di ricercatori coordinato dal prof Fabio Sambataro, Dipartimento di Neuroscienze dell'Università di Padova. Oltre alle note manifestazioni sistemiche, il COVID-19 può anche provocare sintomi neuropsichiatrici quali depressione, ansia, fatica mentale, disturbi del sonno e disturbi associati allo stress. Tali sintomi sono verosimilmente associati agli effetti a livello neuronale del virus o ai trattamenti messi in atto, ma possono anche derivare dai fattori psicosociali associati all'infezione del virus, come ad esempio il timore di ammalarsi o di infettare gli altri, cambiamenti nello stile di vita e isolamento sociale.