Covid Emilia Romagna, il bollettino Coronavirus di oggi 8 marzo 2022: contagi e decessi

Continua il calo di nuovi positivi, vittime e ricoveri in Regione. Rimane stabile la percentuale di occupazione ospedaliera. Sulle Rsa, Donini: "L'80% garantisce le visite parentali"

Bologna, 8 marzo 2022 - Sono 1.671 i nuovi positivi al Covid di oggi. Oltre 2.100 i guariti e 443 i casi attivi in meno. Calano anche i ricoveri: -5,6% nei reparti Covid e altrettanto nelle terapie intensive. Il 95,6% dei casi attivi è in isolamento a casa, senza sintomi o con sintomi lievi. L’età media dei nuovi positivi è di 45,2 anni. Nove i decessi

Covid: il bollettino dell'Emilia Romagna del 9 marzo 2022, dati e contagi

In generale sono dati giornalieri positivi e in calo rispetto ai giorni scorsi. Infatti, finora l'Emilia Romagna aveva viaggiato sui 2mila casi giornalieri. Ieri, il bollettino covid della Regione aveva registrato un calo del numero di nuovi positivi al Covid, rispetto al giorno prima: 1.853, contro i 2.089 di domenica. Ma ieri era anche lunedì e sconta sempre un numero minore di tamponi fatto nel weekend. 

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Oggi però si conferma il trend in calo e tutti i parametri scendono, anche i decessi, mentre le percentuali di occupazione degli ospedali sono stabili (8% per le terapie intensive e 13% per i reparti non critici). 

Intanto, riguardo le Rsa, l'assessore Raffaele Donini, interpellato in un question time dell'Assemblea legislativa, ha detto che "l'80% delle Cra accreditate garantisce le visite parentali". 

Mentre sul discorso dei profughi ucraini è intervenuto l'Ecdc (il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie) dicendo che è importante garantire loro l'accesso alle cure sanitarie e ai vaccini, non solo quelli contro il Covid, ma anche per contrastare morbillo o poliomelite. 

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Coronavirus oggi: il bollettino Italia

Sono 60.191 i nuovi contagi da Covid-19 nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 22.083. Le vittime sono invece 184 (ieri erano state 130).

Sono 531.194 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 188.274. Il tasso di positività è all'11,3%, in calo rispetto al 11,7% di ieri. Sono invece 592 (610) i pazienti ricoverati in terapia intensiva, 18 in meno rispetto a ieri nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri sono 50. I ricoverati nei reparti ordinari sono 8.776 (8.989), ovvero 213 in meno rispetto a ieri.

Torna a salire nelle ultime 24 ore, dopo circa un mese e mezzo, il numero delle persone attualmente positive in Italia: sono 1.011.521, con un incremento di 3.161. Il 26 gennaio era stato l'ultimo giorno in cui si era registrato un aumento giornaliero dei positivi. Sono 13.109.527 gli italiani contagiati dal Covid dall'inizio della pandemia, secondo i dati del ministero della Salute. I decessi totali salgono a 156.201. I dimessi e i guariti sono 11.941.805, con un incremento di 57.408 rispetto a ieri.

Covid oggi, dati e contagi in Emilia Romagna

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 1.202.206 casi di positività, 1.671 in più rispetto a ieri, su un totale di 21.219 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 9.545 molecolari e 11.674 test antigenici rapidi.

Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 7,9%.

La mappa del contagio

L’età media dei nuovi positivi di oggi è di 42,5 anni.

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 525 nuovi casi (su un totale dall’inizio dell’epidemia di 246.714), seguita da Modena (241 su 186.415); poi Rimini (155 su 118.580), Ravenna (128 su 110.712), Piacenza (120 su 65.106) e Cesena (107 su 67.881); quindi Reggio Emilia (103 su 132.367), Parma (101 su 98.105), Forlì (77 su 56.808) e Ferrara (76 su 82.286); infine il Circondario imolese, con 38 nuovi casi di positività su un totale da inizio pandemia di 37.232.

I casi attivi, cioè i malati effettivi, sono 27.357 (- 443). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 26.150 (-373), il 95,6% del totale dei casi attivi.

Ricoveri

I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell’Emilia-Romagna sono 67 (-4 rispetto a ieri, l’età media è di 65,1 anni. Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 1.140 (-67 rispetto a ieri, -5,6%), età media 74,3 anni.

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 1 a Piacenza (come ieri), 7 a Parma (+1); 3 a Reggio Emilia (-2); 7 a Modena (-1); 27 a Bologna (invariato); 4 a Imola (-1); 4 a Ferrara (-1); 2 a Ravenna (+1); 1 a Forlì (-1); 1 a Cesena (invariato); 10 a Rimini (invariato).

Guariti e deceduti

Le persone complessivamente guarite sono 2.105 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 1.158.828.

Purtroppo, si registrano 9 decessi: 2 in provincia di Parma (una donna di 84 anni e un uomo di 82 anni); 1 in provincia di Bologna (una donna di 76 anni, il cui decesso è stato registrato all’Ausl di Imola); 1 nel Circondario imolese (un uomo di 71 anni); 2 in provincia di Ferrara (entrambe donne, rispettivamente di 91 e 92 anni); 2 in provincia di Ravenna (una donna di 92 anni e un uomo di 58 anni); 1 in provincia di Rimini (un uomo di 83 anni). Non si registrano decessi in provincia di Piacenza, Reggio Emilia, Modena e Forlì-Cesena.

Vaccinazioni

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid. Alle ore 13 sono state somministrate complessivamente 10.190.179 dosi; sul totale sono 3.759.630 le persone over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale, il 93,6%. Le terze dosi fatte sono 2.675.611.

Agenas, occupazione reparti stabile al 14%, un anno fa 33%

Nonostante vi siano valori in crescita in diverse regioni, la percentuale di posti letto in area non critica occupata da pazienti Covid-19, in Italia, è ferma al 14%, così come è stabile al 6% l'occupazione delle terapie intensive. Valori che un anno fa, di questi tempi, continuavano a crescere ben oltre la soglia di allerta, toccando rispettivamente il 33% e il 29%. Lo indicano i dati del monitoraggio dell'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), aggiornati al 7 marzo 2022, confrontati con quelli del 7 marzo 2021.

Nel dettaglio, attualmente, l'occupazione dei posti letto nei reparti di area medica (detta 'non critica') da parte di pazienti con Covid-19, a livello giornaliero, scende solo nella Pa di Bolzano (tornando all'1%) mentre torna a crescere in 9 regioni: Calabria (al 25%), Friuli Venezia Giulia (13%), Lazio (18%), Liguria (15%), Marche (17%), Pa Trento (11%), Sicilia (24%), Umbria (21%), Valle d'Aosta (9%). Il tasso è stabile, infine, in 11: Abruzzo (al 21%), Basilicata (23%), Campania (14%), Emilia Romagna (13%), Lombardia (8%), Molise (15%), Piemonte (10%), Puglia (19%) Sardegna (20%), Toscana (14%) e Veneto (8%).

L'occupazione di posti letto in terapia intensiva da parte di pazienti con Covid-19 cresce a livello giornaliero in 4 regioni: Basilicata (al 3%), Piemonte (6%), Sicilia (8%) Toscana (9%); cala in altrettante: Calabria (7%), Liguria (7%), Friuli Venezia Giulia (5%) e Pa Bolzano (1%). Il tasso di occupazione delle intensive è, invece, stabile in 13: Abruzzo (al 7%), Campania (5%),Emilia Romagna (8%), Lazio (10%), Lombardia (5%), Marche (7%), Molise (5%), Pa Trento (3%), Puglia (6%), Sardegna (13%), Umbria (6%), Valle d'Aosta (6%) e Veneto (4%).

Donini: "L'80% delle Rsa garantisce le visite parentali"

Sui casi di residenze sanitarie assistenziali in cui sono ancora vietate, l'assessore alle politiche per la salute Raffaele Donini, rispondendo nel question time dell'Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna a Giulia Pigoni (Lista Bonaccini) ha detto che "l'Assessorato regionale ha sempre sottolineato l'importanza della relazione tra ospiti di queste strutture e propri cari". Donini ha ricordato come le norme emanate prevedano che le strutture assistenziali garantiscano le visite attraverso la programmazione degli accessi e che, da un monitoraggio dell'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, "l'80% delle Cra accreditate garantisce queste visite".

Donini ha poi sottolineato che "tutta la sanità regionale è impegnata nel monitoraggio delle norme e nella gestione delle segnalazioni, per fortuna sporadiche, che giungono su comportamenti difformi da quanto previsto". Giulia Pigoni aveva richiesto la valutazione della Giunta sulle Rsa che non hanno riaperto i battenti per consentire le visite parentali agli ospiti delle varie strutture.

Ucraina, Ecdc: "Garantire vaccini e servizi sanitari ai profughi"

I paesi che ospitano i profughi ucraini dovrebbero garantire loro vaccinazione anti-Covid e servizi sanitari simili a quelli forniti alla popolazione locale. È la raccomandazione del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc). Secondo l'agenzia Ue con sede a Stoccolma, per i profughi sono essenziali continuità delle cure, prevenzione, e diagnosi precoce di malattie che possono causare focolai. Molte delle persone in fuga dall'Ucraina "non saranno completamente vaccinate contro il Covid-19" e "l'adozione delle vaccinazioni infantili" nel paese "non è ottimale" si legge in una nota dell'Ecdc. Garantire la continuità delle vaccinazioni in particolare "contro la poliomielite, il morbillo e il Covid-19", si legge "è un elemento essenziale del sostegno alla salute pubblica".

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