Dolci di Natale contaminati, il maxi sequestro dei Nas: anche a Bologna e Ravenna

Nel capoluogo emiliano bloccate 24 tonnellate di frutta secca e 500 tra panettoni, pandori e altri dolci natalizi, a Ravenna trovati 24mila kg di armelline sgusciate con aflatossine superiori ai limiti di legge

Bologna, 22 dicembre 2023 - Un blitz dei Nas in tutt'Italia, di concerto con il ministero della Salute, ha permesso di scoprire un'incredibile quantità di dolci natalizi mal conservati o invasi da insetti, di frutta secca contaminata da micotossine, di panettoni venduti come artigianali e invece di produzione industriale. Alla fine in tutto i Nas hanno sequestrato qualcosa come 39 tonnellate di prodotti dolciari. La frode a tavola, ha commentato la Coldiretti, è un crimine che "mette a rischio la salute dei consumatori e fa concorrenza sleale agli imprenditori corretti".

Panettone e frutta secca non possono mancare sulle tavole delle feste: maxi operazione dei Nas
Panettone e frutta secca non possono mancare sulle tavole delle feste: maxi operazione dei Nas

Sequestri a Bologna e Ravenna

In particolare a Bologna sono state sequestrate 24 tonnellate di frutta secca contaminata da micotossine e sottratti al consumo oltre 500 tra panettoni, pandori e altri dolci natalizi tipici anche regionali, in parte di produzione industriale, ma commercializzati come artigianali, in parte con ingredienti diversi per qualità ed origine rispetto a quanto dichiarato in etichetta. In provincia di Ravenna invece sono stati rinvenuti 24mila kg di armelline sgusciate, di provenienza extra-Ue, non conformi per la presenza di aflatossine superiori ai limiti di legge.

I dati della maxi operazione

Gli accertamenti, su scala nazionale, sono stati eseguiti presso circa 1.000 imprese, rilevando irregolarità in 382 strutture (38% degli obiettivi verificati) e portando alla contestazione di oltre 585 violazioni penali e amministrative, per un ammontare di quasi mezzo milione di euro di sanzioni pecuniarie.

Sono stati rilevati prodotti dolciari e materie prime in cattivo stato di conservazione o in locali interessati da gravi carenze igienico strutturali, invase da parassiti, prive di tracciabilità e oggetto di frode in commercio. Sono stati quindi deferiti all'Autorità giudiziaria 18 gestori e titolari di attività e sanzionati ulteriori 342 ed emessi 27 provvedimenti di chiusura/sospensione di attività di produzione e vendita, per un valore di oltre 8 milioni di euro.