Inizio scuola 2023 in Emilia Romagna di venerdì. “Scippano al turismo un ottimo weekend”

Gli operatori turistici contro l’inizio delle elezioni a ridosso del fine settimana: “Ci sono famiglie che attendono i periodi meno cari dell’anno per godersi una pausa”

Rimini, 22 agosto 2023 – Torna settembre e gli albergatori bocciano l’inizio dell’anno scolastico. "In Emilia Romagna si torne sui banchi il 15 settembre – premette Antonio Carasso di Promozione alberghiera -. E’ un venerdì. Solo due giorni di scuola, che in alcuni casi si riducono a uno se al sabato non c’è lezione. Per chi lavora con il turismo si tratta di un weekend rovinato, un’opportunità persa".

L'inizio della scuola 2023 in Emilia Romagna sarà venerdì 15 settembre
L'inizio della scuola 2023 in Emilia Romagna sarà venerdì 15 settembre

Non è il primo anno che la partenza della scuola fa venire il mal di pancia agli albergatori intenzionati ad allungare la stagione. E’ risaputo che le famiglie disfano le valigie quando i figli riprendono le lezioni. E mentre i costumi da bagno tornano negli armadi e i bagnini tirano i remi in barca, la Riviera si svuota.

Un copione che gli albergatori vedono riproporsi anche quest’anno, non senza un travaso di bile. "Voglio sottolineare solo un aspetto – dice Patrizia Rinaldis, presidente di Federalberghi Rimini -. Stando ai dati che ha presentato il Sole 24 Ore non più tardi di pochi giorni fa, il turismo è quella industria nel Paese che regge nonostante tutto. Se il Pil cresce rispetto ad altri Paesi d’Europa, lo dobbiamo proprio al turismo. Ma non mi sembra che ci sia nei confronti di questo comparto un’adeguata attenzione. Se il turismo ha un valore perché non tenerne conto nelle scelte? Continuo a chiedermi perché sacrificare un fine settimana, togliendo questa opportunità alle famiglie, quando parrebbe logico iniziare la scuola al lunedì". Per il turismo emiliano di prossimità viene meno un weekend spendibile in Riviera. Va peggio per i turisti lombardi che vedranno iniziare la scuola il 13.

Per gli albergatori a perdere un’occasione non sono solo le attività turistiche. Le famiglie di cui parla la presidente sono quelle su cui durante l’anno si è abbattuto il ciclone dei prezzi alle stelle. Inflazione, carrello della spesa, rincari a due cifre sono termini ormai entrati nelle case degli italiani, e le famiglie ne hanno subito le conseguenze tanto che stando alle statistiche puntualmente presentate in agosto, molte hanno dovuto tirare la cinghia e rinunciare alle vacanze.

Offrire un fine settimana in più – riprende Carasso – avrebbe significato dare un’opportunità a quei genitori e figli che nel pieno della stagione, quando le tariffe sono più alte, hanno avuto difficoltà a spostarsi. Penso che sarà comunque un buon settembre grazie alla quantità e qualità delle manifestazioni previste ed anche all’interesse degli stranieri, ma con la scuola vediamo ripetersi la medesima situazione anno dopo anno che rovina non uno, ma due weekend. Infatti in Emilia Romagna la scuola finirà il 6 giugno, un giovedì. Difficile che le famiglie si mettano in strada già il mattino successivo".