Maltempo in Emilia Romagna, prorogata al 31 gennaio la scadenza per chiedere i primi contributi

I cittadini potranno chiedere fino a 5mila euro per quanto riguarda danni all’abitazione principale e le imprese fino a 20mila euro

I devastanti effetti del tornado dello scorso 22 luglio

I devastanti effetti del tornado dello scorso 22 luglio

Ravenna, 14 dicembre 2023 – Fissata inizialmente per domani (15 dicembre), è stata prorogata, dalla Regione, al prossimo 31 gennaio la scadenza entro la quale cittadini e aziende danneggiati dal fortunale dello scorso 22 luglio in Emilia Romagna possono chiedere i primi contributi stanziati a seguito del riconoscimento dello stato di emergenza nazionale: fino a 5mila euro per i privati per quanto riguarda danni all’abitazione principale (per interventi indispensabili ad assicurare la fruibilità dell’immobile) e fino a 20mila per le imprese (per interventi indispensabili all’esercizio dell’attività).

Un evento che flagellò parte della provincia, con raffiche di vento che nelle fasi di massima intensità raggiunsero un’incredibile velocità compresa tra i 250 e i 300 chilometri orari.

Tornando ad oggi, cittadini e aziende danneggiati dovranno contestualmente presentare la ricognizione di tutti i danni, anche eccedenti le suddette somme, anche non pregiudicanti la fruibilità dell’abitazione e l’immediata ripresa della capacità produttiva delle aziende e anche relativi ad abitazioni diverse da quelle principali, e/o la perizia asseverata, a seconda dei diversi casi.

Anche associazioni o società senza scopo di lucro possono presentare ricognizione danni ad immobili, sedi legali e/o operative di loro proprietà o di proprietà di soggetti privati. I 5mila e i 20mila euro sono infatti primi rimborsi, a cui potrà seguire una seconda tranche di indennizzi, in caso di stanziamento di ulteriori risorse da parte dello Stato; per questo è necessario provvedere fin da subito a tutte le ricognizioni e alle perizie cui si è prima accennato, pur non costituendo queste riconoscimento automatico di finanziamenti.

Tra le spese ammissibili a rimborso, per fare alcuni esempi: quelle per la pulizia da fango e detriti; il ripristino strutturale e funzionale di abitazioni principali e imprese danneggiate, pertinenze e parti comuni; la sistemazione o la sostituzione di mobili ed elettrodomestici, impianti, macchinari, attrezzature, scorte di materie prime, semilavorati e prodotti finiti riguardanti l’attività aziendale.

Tutti gli interventi ammessi a contributo dovranno essere eseguiti nel rispetto delle normative vigenti ed essere conclusi entro il 31 dicembre 2024, pena la perdita del contributo stesso. Ai fini dell’accesso ai contributi, devono essere presentati i preventivi di spesa e/o la documentazione valida ai fini fiscali attestante la spesa sostenuta, nei modi e nei tempi specificati nelle due direttive regionali, approvate con decreto del presidente della Regione Emilia-Romagna, che dettagliano tutte le procedure.

Da questo link è possibile scaricare i decreti del presidente della Regione Emilia-Romagna, le due direttive, delle quali si raccomanda un’attenta e integrale lettura, e tutta la modulistica.