CronacaUnibo, blogger russa anti Putin non può laurearsi: “La burocrazia blocca la mia iscrizione”

Unibo, blogger russa anti Putin non può laurearsi: “La burocrazia blocca la mia iscrizione”

Vive a Rimini e studia all’Università di Bologna ma senza lo status di rifugiata politica non può immatricolarsi

La giovane dissidente russa Daria Kryukova (foto Facebook)

La giovane dissidente russa Daria Kryukova (foto Facebook)

Bologna, 6 giugno 2023 – Lo scoppio della guerra in Ucraina e la fuga in Italia per sfuggire al carcere russo dopo aver espresso le sue posizioni contro Vladimir Putin in un blog. Nel Belpaese, dove ha chiesto asilo politico, vorrebbe continuare i suoi studi e laurearsi, ma la burocrazia dell’università di Bologna blocca i suoi progetti per il futuro. 

È la storia denunciata dalla dissidente russa Daria Kryukova, 32 anni originaria di Dubna, che vive a Rimini e frequenta l’Alma Mater. Già laureata in Sociologia in Russia, dopo aver passato il test in 'Amministrazione e gestione d'impresa’ la studentessa si è iscritta a ha già sostenuto degli esami, ma la sua carriera universitaria non risulta attivata.

“Mi sono iscritta e ho già dato 5 esami, ma quando è stato il momento di immatricolarmi, l'Università di Bologna mi ha negato la possibilità”, ha spiegato in una lettera.

“Siccome ho richiesto asilo politico, ma a Roma per l'istruttoria ci possono anche mettere da uno a tre anni, il mio permesso di soggiorno non è ritenuto valido per l'immatricolazione. Ma è un paradosso: io in Italia da richiedente asilo posso lavorare e pagare le tasse, ma non posso laurearmi. Ho scritto al rettore, ai professori, alla segreteria della mia facoltà, ma non c'è soluzione. Servirebbe un atto politico di Unibo”.

L'ateneo potrebbe immatricolarla condizionando poi la possibilità di laurearsi al responso definitivo sullo status di rifugiata politica. A Bologna i richiedenti possono iscriversi a qualsiasi scuola di ogni ordine e grado ad eccezione degli studi universitari.

All’Università di Bologna, infatti, non è prevista l’immatricolazione 'sospesa’, soluzione scelta invece da altri atenei in Italia. L'Alma Mater sostiene gli studenti rifugiati, al momento circa 70, permettendo loro di iscriversi ai corsi singoli, senza costi, frequentarli e sostenere gli esami.

La laurea però può essere conferita solo nel momento dell'ottenimento dello status di rifugiato, quando l'intera carriera universitaria viene ricostruita.