Alluvione in Emilia Romagna, i ristori alle famiglie: fino a 20mila euro in contanti

Il generale Figliuolo ha firmato l’ordinanza per i rimborsi ai privati colpiti dalle esondazioni di maggio. Pratiche veloci in edilizia libera. Fa il suo ingresso il credito d’imposta per chi ha subìto danni ingenti: 700 milioni in più a disposizione

Bologna, 4 novembre 2023 – Nell’ennesima ora più buia, uno spiraglio di luce: dal Governo ecco l’ordinanza per le famiglie colpite dall’alluvione di maggio.

Tutti i numeri

Subito il conto della serva: già erano disponibili 620 milioni di euro (100 dal primo stanziamento, 160 ad agosto e 360 come conversione delle misure del ministro Calderone), oggi ne arrivano altri 700 – disposti con l’articolo 73 della legge di Bilancio – attraverso il credito d’imposta e a breve spiegheremo come accedere alle richieste.

Il generale Francesco Paolo Figliuolo, commissario per la ricostruzione, durante una visita a Faenza, città colpita dall’alluvione
Il generale Francesco Paolo Figliuolo, commissario per la ricostruzione, durante una visita a Faenza, città colpita dall’alluvione

Ma un incontro fra il commissario Figliuolo e il ministro Raffaele Fitto ha messo le basi per sbloccare fondi europei che Ursula Von Der Leyen aveva promesso al premier Giorgia Meloni durante la sua visita romagnola. Il summit è finalizzato a chiedere e ottenere un miliardo di euro per interventi contro il dissesto idrogeologico. Questi denari devono sommarsi ai due miliardi e mezzo per la ricostruzione pubblica.

I tempi

I soldi sono stanziati, ma il nodo – abbiamo capito – è riuscire a ottenerli. Dunque, se per molti Comuni abbiamo raccontato delle difficoltà legate alla presentazione delle richieste, alla carenza di tecnici e alle storture burocratiche che a volte rendono complesse operazioni semplici, per i privati serve una piattaforma ad hoc. E la piattaforma (la famosa Sfinge della Regione) dovrebbe entrare a regime garantito entro il 15 novembre.

Le domande

La modulistica è già disponibile. L’ordinanza spiega che "il contributo determinato sarà riconosciuto per la quota eccedente 5mila euro eventualmente già riconosciuta alle singole unità immobiliari quale contributo di immediato sostegno"; inoltre il riconoscimento del danno sarà garantito "a tutte le unità immobiliari ad uso abitativo e relative pertinenze che abbiano subito dei danni, fino al 100 per cento delle spese ammissibili".

I contributi

Per gli importi fino a 20mila euro, sarà stanziato l’intero valore del danno riconosciuto (o "a titolo di anticipazione, nei limiti del 50 per cento del totale del contributo concesso; o a saldo, la quota rimanente, pari al 50 per cento del contributo concesso, a conclusione della rendicontazione totale delle spese e dei relativi controlli). Per gli importi superiori a 20mila euro, ecco una prima misura pari almeno a 20mila euro e il resto in credito d’imposta (fino a esaurimento dell’apposito fondo, che però è rifinanziabile dal governo in un secondo momento).

Gli arredi

L’ordinanza specifica che "i seguenti beni mobili, non registrati, presenti nell’abitazione/pertinenza alla data degli eventi calamitosi: arredi; elettrodomestici; stoviglie; utensili di uso comune, ove gli stessi abbiano subito danni a seguito degli eventi in parola, potranno essere elencati come beni danneggiati nella perizia asseverata".

Edilizia libera

"La causa di esclusione dall’accesso al contributo può non essere accertata nei controlli per le richieste di finanziamento, con riferimento agli interventi di ripristino, il cui importo complessivo non sia superiore a 30mila euro, che non richiedano la presentazione di una pratica edilizia costituendo attività di edilizia libera",

Il terremoto

Intanto il Consiglio dei ministri ha deliberato lo stato di emergenza nazionale per il terremoto del 18 settembre che ha colpito in particolare Tredozio, nel Forlivese.

L’ordinanza in pdf