GIOVANNI DI CAPRIO
Economia

Digitale, in Emilia Romagna un’impresa su tre aumenta gli investimenti

Numeri, prospettive e politiche per la crescita digitale in regione

Emilia Romagna, un'impresa su tre investe sul digitale

Emilia Romagna, un'impresa su tre investe sul digitale

Bologna, 10 maggio 2024 – “In Emilia-Romagna il 33% delle imprese nel 2024 aumenterà gli investimenti in tecnologie e servizi digitali, 3 punti sopra la media nazionale”. Questa è la fotografia descritta da Andrea Ardizzone, segretario generale Assintel, durante la quarta tappa del “Roadshow Assintel Report”, tenutasi a Bologna presso la sede di Confcommercio e organizzata da Assintel, l’associazione nazionale delle imprese Ict (Information and communication technologies) e Confcommercio regionale, mentre la ricerca è curata dall'istituto Ixé. Alla tavola rotonda hanno partecipato anche gli sponsor del progetto, tra questi Grenke, Art-Er, Intesa Sanpaolo, Tim e Open Gate Italia.

Insomma, l'evento è stato l'occasione per confrontarsi sui risultati dell’indagine, in cui si evince che oggi più che mai il digitale è la chiave per l'evoluzione del nostro sistema economico. E diventa anche fondamentale il tema della formazione e delle competenze. “Dobbiamo avere queste tecnologie ma dobbiamo anche essere in grado di governarle e fare la giusta mediazione tra tecnologia e umanesimo, quindi ad avere ulteriori competenze.

Oltre ad accompagnare in questi investimenti le piccole-medie imprese”, parla Vincenzo Colla, assessore regionale allo sviluppo economico, lavoro e formazione. La Regione, quindi, si conferma un tessuto produttivo maturo, articolato e con imprese di medie dimensioni tendenti a sviluppare collaborazioni con partner e startup.

Le imprese, però, per fare tutto questo “devono essere messe nella condizione di fare investimenti”, secondo Enrico Postacchini, presidente regionale di Confcommercio. Allora, “la sfida della rivoluzione digitale è una questione di democrazia sostanziale, tra persone, tra generazioni, tra imprese”, chiude Postacchini. “Questo successo è frutto di una proficua collaborazione tra il privato e il pubblico”, commenta Luca Cavina, coordinatore comitato regionale Assintel. Anche se è un’Italia divisa in due: “Una parte dell’impresa investe, la piccola-media impresa invece ancora stenta”, dice Ardizzone.

In generale, per le imprese emiliano-romagnole c'è una minor segnalazione di fattori ostativi alla trasformazione digitale. Questo vale anche rispetto ai due maggiori ostacoli: quello finanziario, presente per il 26,9% di esse, e quello di cultura e competenze digitali, presente nel 28,1% delle imprese, entrambi oltre 4 punti sotto la media.

Le tre tecnologie più presenti nel 2024 nelle imprese regionali riguardano la collaborazione (Pc e smartphone) per il 76% di esse, la connettività (banda ultra larga e wi-fi) con il 72% e la cybersecurity per il 65%. Ma se questi valori sono in linea con la media nazionale, sono altre le tecnologie peculiari: “Applicazioni di back-office e dei gestionali (57%), infrastrutture It (52%) e gestione dei dati (45%), tutti fra i 6 e gli 8 punti sopra la media”, legge Alex Buriani, direttore di ricerca Istituto lxè. Colpisce anche un'altra differenza: fra le aree di innovazione pesano meno quelle legate a incrementare la relazione con il cliente.

“La gestione dei clienti è importante solo per il 12% delle imprese regionali (21,9% la media nazionale), le attività di marketing e comunicazione lo sono per il 24,5% (31% la media nazionale). Sul fronte delle tecnologie emergenti, sono sopra la media l’Internet of Things (16,6%) e le applicazioni di intelligenza artificiale (11,4%), con progetti sia già in fase realizzativa sia di valutazione”, continua Buriani.

"In Regione le aziende noleggiano anche sempre più software", dice Gian Luca Bergamo, Sales Area Manager Hub Nord Est Grenke Italia. Gli ambiti principali in cui vengono impiegati questi software, ha spiegato Bergamo, sono: "Ia, construction, marketing, cyber security, legal & trust, food e hospitality, medical/healthcare, retail, centralini e server virtuali oltre che i classici gestionali".