Parco del Delta e il terreno comprato, lo stop della Regione Emilia Romagna

La presa di posizione dopo la compravendita di ettari che paiono edificabili nel cuore dell’area protetta: “Non si potrà mai costruire nulla”

Stefano Bonaccini e l'area acquistata dall'immobiliare romana

Stefano Bonaccini e l'area acquistata dall'immobiliare romana

Bologna, 17 agosto 2023 – “Nessuno può fare nulla in quelle aree che possa essere in contrasto con la tutela dell’ambiente. Nel senso più ampio dell’espressione e a prescindere dalla proprietà dei terreni”.

Aggiornamento La lega all’attacco: “Regione negò all’ente i soldi per acquisire l’area”

E’ netta la presa di posizione del presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, sull’affaire Ortazzo-Ortazzino, a Lido di Classe, che coinvolge una zona della pineta ravennate nel Parco del Delta del Po. Si tratta di una zona di circa 500 ettari, venduti dall’immobiliare locale a una romana: nel contratto di compravendita, datato 1 marzo 2023, emerge che 90 ettari di quei terreni (ora seminativi) sarebbero edificabili, verosimilmente quelli ricadenti nella zona C del Parco.

“Nei Parchi e nelle aree protette ci sono da sempre territori di proprietà privata - sottolineano Bonaccini e l’assessore alla Programmazione territoriale e parchi, Barbara Lori -. Ma questo non è rilevante, se si teme che in quelle aree si possa fare o costruire qualcosa. Semplicemente, non si può. Perché ci sono vincoli, anche edificatori, molto rigorosi”.

“Vincoli che nessuno può negare o mettere in discussione - spiegano presidente e assessore - Come non può essere messo in discussione l’impegno di questa Regione, degli Enti locali e degli Enti gestori dei Parchi per sostenere e valorizzare il patrimonio naturale e di biodiversità dell’Emilia-Romagna. E stiamo parlando di un sistema articolato che vale quasi il 17% del territorio regionale”.