Anno da record per il turismo in Emilia Romagna, 62 milioni di presenze nel 2023

Il governatore Stefano Bonaccini: “I numeri sono formidabili, perché superare il 2019 dopo quello che è accaduto non era scontato, e dà l’idea di una terra sempre più attrattiva”

Turismo boom in emilia romagna (Fotoschicchi)

Turismo boom in emilia romagna (Fotoschicchi)

Bologna, 1 febbraio 2024 - Un anno da record per il turismo in Emilia Romagna. Il 2023 sfiora le 62 milioni di presenze, superando il confronto con il 2022, anno di ripresa del turismo regionale, e anche il 2019, periodo pre pandemico considerato anno d’oro. In totale, l’anno appena concluso registra 61,8 milioni di presenze sul territorio regionale, segnando un incremento del 1,9% rispetto al 2022 e del 1,8% rispetto al 2019.

L’attrattività emiliano romagnola ha retto, nonostante la drammatica alluvione di maggio. “Conosco la forza di questa terra di emiliani e romagnoli, di come riusciamo a reagire a tragedie e catastrofi, ma sono stupito - commenta il presidente regionale Stefano Bonaccini -. I numeri sono formidabili, perché superare il 2019 dopo quello che è accaduto non era scontato, e dà l’idea di una terra sempre più attrattiva”.

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La Regione si conferma solida, senza contare su città come Venezia, Torino o Roma. “Pur non avendo città che da sole contano un milione di arrivi - aggiunge il governatore -, noi registriamo un numero di presenze turistiche straordinario. Abbiamo fatto bene a investire sulle nostre eccellenze, promuovendo un turismo che non è più stanziale”. Tra i nostri gioielli, ci sono la Motor Valley, la Data Valley e la Food Valley.

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I dati del 2023

La Regione sostiene l’internazionalizzazione del territorio, e i dati registrati mostrano che il percorso sta funzionando. “Registriamo una crescita importante di presenze estere, con 16,4 milioni di presenze - spiega l’assessore Andrea Corsini -. Ma il risultato più significativo è che tutta la Regione è una destinazione turistica: le città d’arte, ma anche le aree interne nella rete dei borghi e nei castelli del ducato. C’è una completa attrattività”. La crisi ha inciso, però, sulla costa Romagnola, generando “una lieve flessione degli italiani in Riviera - conclude Corsini -. Ma questo ci preoccupa nell’aspetto legato alla crisi economica e alla ridotta capacità di acquisto degli italiani, così come le gli stipendi che non aumentano. Questo ha un riflesso negativo ovviamente nelle vacanze”.