Exposanità torna a Bologna. Sos lavoro, emergenza medici

Da oggi in Fiera: a livello pubblico mancano all’appello 20mila medici e 65mila infermieri .

Exposanità torna a Bologna. Sos lavoro, emergenza medici

Exposanità torna a Bologna. Sos lavoro, emergenza medici

A Bologna, da oggi a venerdì, torna Exposanità. Quest’anno il claim della manifestazione, ideato per il 45esimo anniversario del Sistema sanitario nazionale, è ‘Ci sta a cuore chi cura’. Motto che riassume l’urgenza di tutelare chi nella sanità italiana lavora ogni giorno. E i dati mostrano come il personale della Sanità sia in crisi. Secondo i numeri di un sondaggio di Anaao-Assomed, realizzato su un campione rappresentativo, per l’87% dei medici e dirigenti sanitari la propria vita è insoddisfacente, il 96,5% avverte un eccessivo carico di lavoro e il 72% ha pensato di lasciare il lavoro nel Servizio sanitario nazionale per trasferirsi all’estero. "La tutela della salute non può essere un privilegio, ma deve tornare a essere un diritto costituzionale per tutte le persone", dice Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe. Per Barbara Mangiacavalli, presidente della Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche (Fnopi) "temi come la valorizzazione del personale infermieristico, la necessità di lavorare su competenze sostenendo i percorsi professionali, la retribuzione, i nuovi modelli di prossimità e l’evoluzione digitale della tecnologia sanitaria sono nodi da sciogliere, insieme, per garantire ai cittadini la tenuta del Ssn e un alto livello di assistenza".

La scarsità delle risorse umane riguarda tutte le regioni, anche quelle del Nord a partire da Piemonte, Lombardia ed Emilia-Romagna. E anche le Ausl ne devono tenere conto e si devono riorganizzare. Ed è questo il focus sul tema ‘I professionisti e il Ssn: prove di divorzio?’ organizzato da Rusan. La fotografia che ne emerge è drammatica: mancano all’appello almeno 65.000 infermieri e 20.000 medici e questo produce un sovraccarico lavorativo spesso eccessivo. Le conseguenze sono 40.000 infermieri e 31.000 medici che negli ultimi tre anni o sono andati all’estero o hanno dato le dimissioni. Le prospettive sono anche peggiori, avverte Rusan: nei prossimi tre anni andranno in pensione 50.000 professionisti sanitari e a queste uscite vanno aggiunte le altre 70.000 previste per dimissioni volontarie, trasferimento all’estero o prepensionamento.

Per invertire la tendenza "non sembrano percorribili strade che comportino semplici ‘riverniciature’ organizzative", avvertono gli infermieri, ma "serve invece un nuovo patto sociale" e una diversa visione della Casa della Comunità come luogo simbolico, oltre che fisico, di una diversa convivenza sociale". Tra i temi al centro di Exposanità anche la digitalizzazione e la ridefinizione del setting di cura, approfondendo come il digitale, attraverso l’intelligenza artificiale, l’utilizzo dei big data e la robotica possano contribuire ad una vera territorializzazione delle cure. Telemedicina e AI saranno al centro di focus e dibattiti. Spazio anche al tema della disabilità e dello sport. Secondo i dati del Coni, circa il 26% dei disabili si dedica all’attività sportiva.