Prevenzione e salute, ecco il piano in Emilia Romagna

L’assessore Donini illustra la strategia adottata: "Sicurezza, screening, stili di vita e protezione dei fragili"

Prevenzione e screening (Foto d'archivio)

Prevenzione e screening (Foto d'archivio)

Bologna, 29 gennaio 2022 - l Piano regionale della prevenzione 2021-2025 affronta temi che vanno dalla prevenzione alle dipendenze, alle malattie professionali, agli stili di vita, alla protezione delle categorie più deboli. Un Piano che però deve affrontare due fattori non di poco conto: le enormi risorse professionali e finanziarie che sono necessarie per attuarlo. Chiediamo all’assessore alla Sanità dell’Emilia Romagna, Raffaele Donini, come si può riuscire a renderlo realtà e non sogno. "Si tratta di favorire la riorganizzazione e il riorientamento di tutti i soggetti coinvolti su un obiettivo comune. L’Emilia-Romagna si è dotata della legge ’Promozione della salute, del benessere della persona e della comunità e prevenzione primaria’ che viene finanziata annualmente con tre milioni e mezzo di euro, prevedendo che una quota erogata alle Ausl sia spesa in progetti che coinvolgono le scuole".

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Si parla di intercettare i bambini che crescono in condizioni di povertà e i disagi degli adolescenti. "Negli ultimi anni si è rafforzata la collaborazione tra tutti i soggetti della rete per intervenire nelle tante situazioni di disagio o di problematiche sanitarie. Da sette anni è attivo un programma che si concentra sulla cura e la prevenzione del disagio psicologico, affettivo, socio-relazionale e del ’ritiro sociale’ che riguarda bambini e adolescenti".

Prevenzione screening oncologici: come si rimedia ai ritardi determinati dall’emergenza Covid? "Gli screening oncologici, per i quali c’è stata una parziale sospensione a marzo e aprile 2020 sono subito ripresi, mettendo in campo nuovi protocolli per assicurare la riduzione del rischio di contagio e la messa in sicurezza dei percorsi. Ciò ha comportato, in alcune occasioni, un ritardo dei tempi per l’erogazione degli esami. Per fronteggiare la situazione, sono stati introdotti interventi specifici per recuperare il ritardo: ampliamento degli orari e dei giorni di apertura, l’incremento della dotazione di personale e strumenti diagnostici, la richiesta agli utenti di confermare gli appuntamenti".

Altro tema: le Case della salute, mai decollate in molti territori. "L’Emilia Romagna conta 127 Case della Salute, un quarto del totale presente sul territorio nazionale. Anche il Pnrr prevede un intervento specifico sulle Case della salute che quindi riceveranno un ulteriore slancio".

Sicurezza sul lavoro: una delle grandi questioni che volete affrontare. "La sicurezza sul lavoro è uno dei programmi più importanti del Piano della Prevenzione. Saranno affrontati i settori dell’edilizia e dell’agricoltura, purtroppo ai primi posti in regione per gli infortuni mortali a cui sarà aggiunta la logistica e la sicurezza delle macchine, delle attrezzature e degli impianti più implicati in infortuni mortali".

Resta il tema Covid. Come può la Regione cercare di anticipare questi eventi? "C’è la necessità di rafforzare la capacità del sistema sanitario regionale di rispondere a situazioni di crisi e di proseguire con la prevenzione delle malattie infettive. Abbiamo quindi la necessità di un modello sanitario in cui ci sia l’integrazione di tante discipline diverse".