Reintegro sanitari no vax: come si comporta l'Emilia Romagna

L'indicazione è di far tornare subito personale amministrativo e Oss, mentre per i sanitari sospesi si attenderà che siano gli Ordini a revocare la sospensione

Bologna, 1 novembre 2022 - Dopo il Consiglio dei ministri di ieri, che tra l'altro ha riscritto le regole della lotta al Covid in Italia, da oggi cade dunque l'obbligo vaccinale per il personale sanitario, cosa che porta al reintegro dei medici no vax. Parallelamente, è stata decisa la proroga dell'obbligo di mascherina negli ospedali fino al 31 dicembre.

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Come si comporterà l'Emilia Romagna di fronte alle nuove norme? L'orientamento operativo, fa sapere la Regione, è per l'immediato reintegro del personale amministrativo e degli Oss, mentre per i sanitari sospesi dagli Ordini si attenderà che siano gli Ordini stessi a revocare la sospensione, per poi procedere al reintegro. 

Ma di quante persone stiamo parlando? Sono  480 i dipendenti della sanità pubblica che erano stati sospesi per il rifiuto di vaccinarsi contro il Covid. A Bologna il reintegro riguarderà 70 sanitari.

La Direzione generale dell'assessorato regionale alla Sanità invierà domani alle Aziende sanitarie una nota ufficiale con le indicazioni applicative.

Ok sulle mascherine

Sull'altro versante, quello delle mascherine che restano obbligatorie in Rsa, case di cura, ospedali e ambulatori, ieri l'assessore regionale alle Politiche per la Salute Raffaele Donini ha dichiarato: "Condividiamo la decisione del Consiglio dei ministri, coerentemente con la richiesta di molte Regioni, fra cui l’Emilia-Romagna, di prorogare l’obbligatorietà dell’uso della mascherina. È una scelta opportuna perché nella lotta alla pandemia siamo sì usciti dalla fase emergenziale, ma il virus circola ancora e quindi è importante continuare a tenere comportamenti prudenti. La mascherina - ricorda Donini - protegge soprattutto i più fragili e i più vulnerabili, come gli anziani e i pazienti ricoverati”.

Gimbe: "Amnistia antiscientifica"

A scagliarsi duramente contro le nuove norme è la fondazione Gimbe: "Il reintegro dei sanitari non vaccinati e le 'sanatorie' per i no-vax rappresentano un'amnistia anti-scientifica e diseducativa", è l'attacco ad alzo zero, mentre la discontinuità "non può rappresentare un mero smantellamento delle misure in atto".  Il ministro della salute Orazio Schillaci oggi ha fatto riferimento a "quella che è stata l'importanza dei vaccini nel contrasto alla pandemia" e ha ringraziato medici e operatori che "in questi anni si sono prodigati contro il Covid". La salute pubblica, ha aggiunto, "non è un problema ideologico e burocratico ma bisogna avere un approccio sereno e scientifico".