
L’altro ieri Simone Giorgioni, 58 anni, titolare di un ingrosso di carne, è finito sulla bocca di mezza città. A renderlo celebre un filmato di Selvaggia Lucarelli, giornalista-blogger e giurata di ’Ballando con le Stelle’, girato al circo Massimo di Roma durante una manifestazione no vax. Manifestazione nel corso della quale la giornalista – che con il volto camuffato si limitava a fare domande – è stata aggredita con una testata da un manifestante, mentre poco prima era stata bersaglio delle invettive di Giorgioni, il quale indispettito dal fatto che lei indossasse la mascherina (definita ’carta da c...’) l’ha travolta di insulti: cretina, idiota e quant’altro. "Questa tipa – dice oggi Giorgione – l’avevo già notata durante la manifestazione anche perché girava tutta bardata e con un cappellino in testa. Era seguita da un’altra che filmava lei che a sua volta filmava noi. Poi dopo l’ho persa di vista...".
Era presenta quando le hanno dato la testata?
"No perché quando è successo io mi ero allontanato da quel gruppo. E devo dire che mi dispiace, perché io sono contro la violenza. Sono un cattolico anche se non praticante".
Ma lei un incontro ravvicinato con la Lucarelli l’ha avuto?
"Certo. Stavo parlando con un gruppo di cattolici provenienti da Assisi quando lei mi ha avvicinato e mi ha puntato il cellulare a mezzo metro dalla faccia".
E cosa è successo?
"Era con un ragazzo che diceva che aveva avuto la mamma morta in ospedale per Covid".
E come avete proseguito?
"Che le ho detto che non si era presentata, non sapevo chi fosse e non aveva nessun tipo di riconoscimento per cui alla fine ho sbottato: ‘ma lei così bardata perché è qui se ha paura? Se ne vada invece di provocare’ e le ho dato più volte della cretina".
Ma non l’aveva riconosciuta?
"Non avevo la più pallida idea di chi fosse. Bassa, un po’ cicciotella. Comunque se avessi saputo che era Selvaggia Lucarelli mi sarei diverito un po’ ponendo io qualche domanda. Sarebbe scappato fuori un bel contradditorio. Si pone in maniera provocatoria".
Scusi Giorgioni ma lei che scuola ha fatto?
"Il liceo scientifico Torelli e poi mi sono iscritto all’università, facoltà di Economia e commercio. Durata poco perché ero più appassionato alla storia".
Lei è già salito all’onore delle cronache, vero?
"In pieno lockdown, lo scorso anno, sono uscito per strada facendo l’uomo sandwich. Ho girato vicino casa mia, in via Roma con due cartelli dove chiedevo libertà. Sono arrivati anche i carabinieri e il Carlino scrisse anche qualcosa".
E poi...
"Andavo a giocare al circolo tennis alla Trave, ma mi hanno detto che non potevo più entrare perché non ero vaccinato. Non posso giocare nemmeno all’interno del pallone. So di altri che entrano, ma io non ho voglia di discorrere contro queste forme di discriminazione. Ho fatto la scelta di non vaccinarmi, perché ho avuto problemi da ragazzino per una diagnosi sbagliata. E resto della mia idea".
A casa come l’hanno presa?
"Quando è scappata fuori questa storia della Lucarelli ero dispiaciuto soprattutto per mia moglie perché magari poteva pensare e credere che ero tra quelli che l’hanno assalita".
Tutti compatti a casa?
"Certo. Mia moglie ha lasciato il lavoro e mia figlia ha per fortuna delle amiche intelligenti".
In tutte queste manifestazioni come va, in pullman?
"No, in macchina. Con me a Roma c’era un ragazzo di Urbino, due ragazzi di Pesaro".
Problemi con il lavoro?
"Onestamente no. Mai avuti".
m.g.