
Incontro tra alcuni residenti e l’amministrazione: "Non vogliamo perdere gli 8 milioni, ma temiamo i rischi e la svalutazione delle abitazioni"
FANOdi Anna MarchettiNon tutti a Ponte Sasso sono entusiasti del progetto "anti-allagamenti" da 8 milioni di euro che prevede la costruzione di un canale a ridosso delle case. Alcuni hanno già costituito un comitato e incontrato l’amministrazione per farlo presente. "Meglio le vasche di laminazione a Rio Crinaccio piuttosto che il canale di raccolta delle acque lungo i terreni e a ridosso delle abitazioni". A preoccupare è proprio il canale di gronda lungo 3 chilometri che dovrebbe attraversare le proprietà private.
Mercoledì alcuni cittadini si sono incontrati con l’assessore ai Lavori pubblici Gianluca Ilari e i professionisti del Comune per verificare le soluzioni alternative, in particolare le vasche di laminazione in prossimità di Rio Crinaccio, una delle soluzioni individuate dalla Net Engineering nelle alternative progettuali anche se il canale di gronda era risultata la migliore. "E’ stato un incontro propositivo – commenta l’assessore Ilari – con i cittadini che hanno espresso le loro perplessità ma senza preclusioni, anzi con uno spirito di collaborazione. Per la decisione finale si è valutato di aspettare i calcoli idrogeologici per capire la quantità di acqua che, in caso di maltempo, si riversa sul quel territorio e valutare se sia possibile fare a meno del canale".
"Vogliamo verificare se esiste la possibilità di una alternativa al canale – chiarisce l’ex consigliere comunale Mirco Pagnetti presente all’incontro di mercoledì – senza spirito di contrapposizione: Ponte Sasso non vuole perdere l’investimento di 8 milioni di euro. Abbiamo formato un comitato solo per non procedere in ordine sparso e per dare forma alle diverse richieste e abbiamo trovato grande disponibilità da parte dell’assessore Ilari e dei tecnici. L’amministrazione si è impegnata a considerare le nostre preoccupazioni legate alla svalutazione delle abitazioni e alla pericolosità del canale che deve passare accanto alle case".
Il canale di raccolta delle acque, infatti, dovrebbe partire dal Fosso di Santa Vittoria (al confine tra Fano e Mondolfo) per arrivare a Rio Crinaccio, dove sarà potenziata la sezione idraulica, per poi raggiungere il mare all’altezza dei bagni Soleado, passando sotto il cavalcaferrovia. I tempi sono strettissimi perché, trattandosi di fondi Pnrr, i lavori devono essere conclusi entro giugno 2026, mentre per l’appalto integrato (progettazione esecutiva e affidamento dei lavori) il termine è giugno di quest’anno: i lavori non si potranno interrompere durante il periodo estivo. Lo stesso assessore Ilari ha sottolineato l’eccezionalità della realizzazione, in così poco tempo, di un’opera idraulica di tale importanza. Un intervento che l’amministrazione comunale considera cruciale per ridurre la pressione idraulica proveniente dalle colline su Ponte Sasso, nei momenti di piogge intense, prevenendo il rischio di allagamenti nelle aree urbanizzate.