
Ritorno al passato. La curva granata, segno di fede e passione per colori che hanno fatto la storia del calcio
Il destino ultimo dell’Alma Juventus Fano, vale a dire della società a responsabilità limitata così denominata, è nelle mani di Salvatore Guida. Il primo passo concreto è quello della cessazione dell’attività agonistica: domenica Matelica-Alma Juventus non si giocherà perché la squadra granata quasi certamente non farà la trasferta. A Cattolica non il campo non è più a disposizione e d’altronde quasi tutti i giocatori, soprattutto quelli stranieri, se ne sono andati. Fino all’ultimo qualche ragazzino fanese dell’Alma ci ha provato, ma si è dovuto arrendere all’evidenza. Della squadra non ci sono più segni di vita.
Dopo due mancate presenze alle gare scatterà l’esclusione automatica dell’Alma Juve Fano dal campionato di Eccellenza e a questo proposito tornano in mente gli appelli fatti da varie parti al Comitato regionale della Figc ad agosto di non ammettere l’Alma al campionato per evidenti problematicità di gestione. Appelli caduti nel vuoto perché il presidente Ivo Panichi dichiarò pubblicamente che la decisione venne presa a maggioranza dal Comitato Figc e che "saranno i fatti a parlare". Fatti che oggi, purtroppo, smentiscono le motivazioni per le quali si scelse di ammettere l’Alma, bocciando il ricorso della Jesina e conseguentemente di relegare il Fano Calcio in Terza Categoria. Bisognerà poi vedere se il presidente Guida procederà, come annunciato, a mettere in liquidazione volontaria la società. Operazione che potrà fare rivolgendosi a qualsiasi notaio in Italia. Difficilmente però dalla realizzazione della vendita del patrimonio aziendale in liquidità tutti coloro che hanno un credito verso l’Alma Juventus srl riusciranno ad ottenere qualcosa indietro. A partire dai giocatori di questa e della passata stagione per finire al Comune di Fano e all’Aset. E in mezzo ci dovrebbero essere l’ex presidente Mario Russo, i prestatori di servizi e di fornitura di materiali che sono serviti allo svolgimento dell’attività agonistica. Uno scenario catastrofico. Di fronte a ciò anche le alternative sono minime.
"Se uno o più creditori che magari decidono di mettersi insieme – dice l’avvocato fanese Giovanni Orciani – raggiungendo così un credito totale superiore a 30mila euro, potranno in questo caso fare istanza al Tribunale di liquidazione giudiziale. Sarà poi il giudice valutare se ci sono i requisiti di fallibilità. Ma ho seri dubbi al proposito". I tifosi più attaccati all’Alma come i Panthers ‘77 continuano a sperare nel miracolo: che si palesi all’ultimo minuto un "cavaliere bianco" in grado di acquistare la società da Guida. Finora però tutti i tentativi, lodevoli nell’intenzione di voler continuare a dare un futuro ad una della società calcistiche più storiche d’Italia, si sono scontrati con la dura realtà dei fatti, i debiti più o meno che siano. Nessuno in questo momento ha deciso di buttare soldi dalla finestra per salvare niente di più che un numero e un simbolo.
Silvano Clappis