
Il direttore di Ginecologia lo ha chiesto all’inaugurazione della vasca per il parto in acqua e del mammografo
"La politica intervenga per incentivare la natalità nella nostra regione, nelle Marche nel 2024 sono nati solo 8mila bambini contro i 16mila del 2010". E’ l’appello lanciato dal direttore di Ginecologia e Ostetricia Claudio Cicoli ieri mattina in occasione della presentazione delle nuove apparecchiature del Santa Croce: il mammografo del reparto di Diagnostica per Immagini per la diagnosi e cura del tumore alla mammella e la vasca per il parto in acqua nel reparto di Ostetricia.
"I numeri sulla natalità sono drammatici – ha proseguito Cicoli – la politica deve investire economicamente sulle famiglie perchè facciano figli: i bambini sono una risorsa sociale". Poi Cicoli ha voluto ringraziare la Regione Marche e, in particolare il sindaco Luca Serfilippi (quando era consigliere regionale), per la donazione della vasca per il parto in acqua. "Un valore aggiunto – ha commentato per dare una assistenza ancora più completa alle donne che partoriscono al Santa Croce. All’interno della vasca – ha chiarito – possono avvenire sia il travaglio sia il parto, l’acqua a 37 gradi favorisce il rilassamento muscolare e stimola la produzione di endorfine che danno benessere e accorciano i tempi del travaglio". A spiegare l’importanza del nuovo mammografo con tomosintesi (227.530 ndr) è stata Tiziana Lombardi, responsabile della struttura Semplice di Senologia: "Permette uno studio diagnostico più efficace rispetto alla mammografia convenzionale. Le immagini ottenute consentono una visione più accurata e nitida in modo da rilevare più facilmente eventuali lesioni, anche molto piccole e in uno stadio iniziale. Il mammografo impiega meno di 4 secondi per acquisire le diverse proiezioni e questo significa miglior comfort per la paziente e la drastica riduzione della ripetizione dell’acquisizione dovuta agli artefatti da movimento". Il direttore generale dell’Ast, Alberto Carelli ha sottolineato come il nuovo mammografo vada ad arricchire "un parco tecnologico all’avanguardia (altri due nuovi mammografi sono in funzione a Pesaro, in via Nanterre e a Muraglia, e uno ad Urbino), garantendo alle donne maggiore sicurezza, tempestività nella diagnosi e cura del carcinoma mammario". L’assessore regionale alla Sanità, Filippo Saltamartini ha colto l’occasione per ribadire l’importanza di investire sul Santa Croce, riconosciuto come ospedale I livello con le 12 specialità previste. "Parliamo di una struttura – ha proseguito Saltamartini – che serve, tra Fano e le vallate, un bacino di 200 mila persone e che deve essere dotato di tecnologie adeguate, indispensabili per abbattere le liste d’attesa". E poi rivolto ai medici: "Se avete tecnologie nuove da proporre, fatevi avanti con il direttore Carelli o direttamente con me, Il Santa Croce è uno degli ospedali più importanti della regione vista la sua storia e il suo volume d’interventi". Anna Marchetti