
Nel foglio c’è scritto: ’Se non c’è la guardia medica a Calcinelli recarsi a Fossombrone. Se non c’è a Fossombrone recarsi a Fano’
di Sandro Franceschetti
"Se non fosse presente la guardia medica presso questa sede di Calcinelli recarsi a Fossombrone. E se non fosse presente la guardia medica di Fossombrone recarsi a Fano". E’ il cartello che si sono visti affisso gli utenti davanti al portone della sede del servizio di continuità assistenziale di Calcinelli venerdì scorso, 25 aprile. Una specie di ‘gioco dell’oca’: da Calcinelli andare verso monte fino a Fossombrone e poi, eventualmente, fare la strada in senso inverso in direzione mare e proseguire fino a Fano. Un avviso che non ha mancato di suscitare disappunto fra molti cittadini e commentato in modo sarcastico anche sui social.
"La protesta dei cittadini è sacrosanta – evidenzia la consigliera comunale di minoranza Alessandra Khadem -. Stiamo parlando di un presidio di continuità assistenziale che dovrebbe servire circa 20mila abitanti, tra quelli di Colli al Metauro e di Cartoceto, ed è inaccettabile che non ci sia una copertura adeguata. Sinceramente, quando ho visto la foto del cartello girare sui social ho pensato a un pesce d’aprile, visto che prima si rimandava al presidio di Fossombrone e poi a quello dalla parte opposta verso Fano, ma poi, capito che era reale sono rimasta sbigottita". Va detto che il cartello adesso non c’è più, però non si sa bene quando il medico è presente o meno, perché fuori dalla casa della salute di Calcinelli non esiste una tabella con le presenze (visionabile solo sul sito internet Ast con un giro di link piuttosto complesso e, per ammissione della stessa Azienda Sanitaria non sempre aggiornato) e delle stesse non sono a conoscenza neppure gli amministratori comunali.
"Sino alla fine del 2024 ci arrivava la comunicazione mensile sui turni dei medici di guardia medica – evidenzia il sindaco di Colli, Pietro Briganti – mentre negli ultimi mesi mi risulta che ciò non sia avvenuto. Per l’amministrazione e per i cittadini, si tratta indubbiamente di una mancanza di informazione grave, perché in caso di necessità non si sa a chi rivolgersi. Sappiamo bene che la carenza dei medici può determinare problemi nei servizi, ma almeno un’adeguata informazione è d’obbligo".