REDAZIONE FANO

Caterina, sfrattata con due figlie piccole

E’ la storia di una ragazza madre di Calcinelli, plurilaureata, bidella a tempo determinato, che il 4 novembre rischia di finire in strada

E’ la storia di Caterina G, 46 anni, plurilaureata, bidella, ragazza madre di due bambine che vivono con lei a Calcinelli. Ora lea cacciano da casa perché è sotto sfratto. E Caterina non sa come fare. Per questo chiede aiuto.

Ma prima racconta la sua vita: "Non ho aiuti da parte di nessuno, me la sono cavata sempre da sola, ma ho sofferto per tanti anni. Nel 2014 sono stata cacciata di casa incinta per volere dei miei parenti; mi hanno mandata lontano da qua, nell’Italia del Nord, costringendomi a lasciare la casa dove ho sempre vissuto con la mia famiglia, non accettando la mia gravidanza, perché incinta di una persona straniera senza documenti. Per anni sono stata costretta a stare in comunità e case famiglia dove sono stata trattata malamente pur non avendo fatto nulla. Ho vissuto a Loreto da sola con mia figlia, senza niente, solo facendo affidamento sulla mia forza e sulla mia fede, ricevendo aiuti da parte degli abitanti della città; gente veramente di cuore. Sono laureata, sono sempre stata una brava donna e, per due gravidanze con la stessa persona, mi hanno trattata come fossi stata una delinquente. Dal 2020 sono riuscita a tornare con le mie figlie nella mia casa di sempre, il condominio Rossini n.12 di Calcinelli. In questi anni ho fatto dei lavori in casa, rimettendo i pavimenti nuovi, sistemando le finestre, i muri. Io e le mie figlie ne abbiamo passate tante. Ora avevamo trovato una casa, che è dei miei genitori, ma va all’asta senza che io sia stata avvisata della gravità della situazione. Non ne sapevo nulla, se mi avessero avvisato prima avrei fatto opposizione, ma sono stata messa nelle condizioni di non poter agire. Da maggio, mi sono trovata all’improvviso in casa la consulente giudiziaria del tribunale di Pesaro, la quale mi ha minacciato di sfratto dicendo che io e le mie figlie dovevamo andarcene perché l’abitazione verrà venduta. Sono in una situazione di angoscia e disperazione, vedendomi togliere la casa da un momento all’altro. Ho recentemente scoperto, inoltre, che la casa era già stata messa all’asta per ben 5 volte, senza che io ne sapessi nulla e mentre ci vivevo dentro. Purtroppo non ho aiuti da nessuno, mi sono informata presso vari avvocati e non c’è nulla che io possa fare. I miei genitori, anche loro con problemi economici e residenti in un monolocale, non possono fare nulla e sono, inoltre, sola e senza un compagno. Non ho la possibilità di prendere un mutuo perché non ho un contratto a tempo indeterminato. Il 4 novembre qualcuno comprerà la mia casa ed io e le mie figlie non avremo più un tetto".

"Un tribunale e uno Stato – scrive Caterina – che permettono questo sono disumani. Io voglio fare un appello alla sensibilità ed al cuore delle persone che vogliono comprare il mio appartamento e che non sanno la sofferenza e le situazioni molto difficili che io e le mie figlie abbiamo dovuto vivere in tutti questi anni, proprio ora che avevamo trovato un po’ di tranquillità. Vorrei anche sensibilizzare chi fa le leggi, i quali non danno possibilità di aiuto, se non a chi ha i soldi. Trovo in tutto questo tanta ingiustizia".

Alessio Zaffini