
Due ore e mezzo di fila per un tampone molecolare. Tempi biblici, rabbia e frustrazione ieri mattina al Codma di Fano dove si sono create interminabili file d’auto, tutte col motore acceso ma immobili. Un colpo d’occhio da fare impressione. Un lunghissimo serpentone per arrivare al drive through dove vengono effettuati i tamponi. Negli ultimi giorni questo percorso breve, è stato notevolmente incrementato per far fronte ad un’esigenza più che raddoppiata in poche ore. E così ieri, alle 10.50, lungo il percorso contraddistinto dal colore verde c’erano oltre un centinaio le auto in coda, una dietro l’altra, per un incolonnamento mai visto prima al Codma (neppure nei periodi più bui della pandemia), che abbracciava la grande struttura circolare del Consorzio ortofrutticolo, girandole tutt’intorno, dalla casetta mobile installata per effettuare i tamponi per arrivare fin quasi ai cancelli d’ingresso.
Centinaia di metri lineari di auto con all’interno non solo i cittadini di Fano e comprensorio, ma anche i tanti pesaresi che sono stati costretti a recarsi al Codma per poter usufruire del servizio medico che a Pesaro è stato momentaneamente sospeso. Ora in tutta la provincia di Pesaro e Urbino, ci sono solo due centri attivi, mentre la curva dei contagi sta registrando una nuova impennata. "E’ assurdo - lamenta una 60enne, appena scesa dall’auto per il vaccino, con il papà ottuagenario poco stabile sulle gambe, la mano destra poggiata su un bastone da passeggio e la sinistra avvinghiata al braccio della figlia, sul volto un’espressione sofferente -, siamo qui dalle nove meno un quarto, ad aspettare in macchina. Sono ben due ore, che già per un giovane sono interminabili, figuratevi per un anziano. Non è possibile una cosa del genere. Per scaldarci dal freddo abbiamo tenuto il motore dell’auto sempre acceso: ed io sono una ecologista. Per non parlare poi del fatto che in due ore di attesa, un anziano ha bisogno di andare in bagno più e più volte".
A dare conforto alle centinaia di persone spazientite in attesa, l’opera paziente dei volontari della Protezione Civile, che hanno dispensato parole di conforto e sorrisi a tutti. "Purtroppo oggi c’è stato anche l’inconveniente - ci ha detto uno di loro - che sono arrivati un po’ in ritardo ad aprire il drive through".
Tiziana Petrelli