
Elvezia Alessandrini, mamma di tre figli, nonna di 6 nipoti e 5 pronipoti
FANO
Si è spenta ieri, nella notte successiva al suo 100esimo compleanno, la fanese Elvezia Alessandrini. E così, in poche ore, la sua numerosa famiglia è precipitata dalla gioia della festa al dolore del lutto. Domenica, infatti, i tre figli Luciano Ilario e Graziella (con nipoti e pronipoti) avevano festeggiato con lei l’importante traguardo del secolo di vita, proprio in quella casa di via Nazario Sauro, che si affaccia sul porto-canale, in cui si è spenta poco dopo. Una festa che inizialmente era stata pensata più in grande, ma che all’ultimo (sabato pomeriggio) era stata ridimensionata perché ‘bis-nonna Elvezia’ si era sentita più affaticata del solito e non voleva estranei intorno.
"Questa mattina alle 5 se n’è andata, è volata in cielo serenamente" dice il figlio Ilario Gaggi, 75 anni, che in città tutti conoscono come quel simpatico e sempre sorridente pensionato con la passione per la fotografia, che immortala tutti gli eventi della città. Ieri invece quel sorriso ha lasciato il posto al pianto, perché "per quanto uno si prepari a questo momento, la mamma è sempre la mamma e noi eravamo molto attaccati".
Nata il 1° settembre 1924 a San Costanzo, terza di cinque figli, Elvezia ha vissuto quasi tutta la vita a Fano, dove ha conosciuto il marito Arnaldo Gaggi. Con lui, che aveva 10 anni più di lei, ha vissuto fino alla vedovanza sopraggiunta nel 1989. Dal loro matrimonio è nata una discendenza di 6 nipoti e già 5 pronipoti, che ora la piangono. "Ha voluto fortemente aspettare i 100 anni - spiega Ilario -. Negli ultimi giorni infatti sembrava proprio che aspettasse: si capiva poco di quello che diceva, ma era chiaro che parlava del 1° settembre e dei festeggiamenti. E chissà, magari è stata proprio quell’ultima emozione a portarla via nel sonno".
Elvezia è stata mamma amorevole e lavoratrice infaticabile. "Finita la guerra, a noi figli ci ha dovuto mettere in collegio - spiega Ilario - perché la fame era tanta. Poi ha aperto un negozio di frutta e verdura in via Garibaldi, dove ora c’è la rilegatoria. Per questo in tantissimi l’hanno conosciuta e la ricordano. Con grossi sacrifici ci ha sistemati tutti, noi figli. Poi siamo stati noi, quando papà è venuto a mancare (aveva 75 anni lui e 65 lei) ad aiutarla a comprare questa casetta terra-cielo, tipica del Porto". I funerali domani alle 15 nella chiesa di San Giuseppe al Porto e poi l’ultimo viaggio verso il cimitero centrale dove riposano già i genitori, i tre fratelli e la sorella.
Tiziana Petrelli