Corinaldo un anno dopo, Fano si stringe alla famiglia Vitali. In 2mila per Benedetta

La danza delle amiche, il buio e le candele, fino alla struggente canzone

Fano: in 2mila per Benedetta, morta nella strage di Corinaldo

Fano: in 2mila per Benedetta, morta nella strage di Corinaldo

Fano (Pesaro e Urbino), 9 dicembre 2019 - Duemila e più fiammelle in una città buia come il lutto che l’ha investita un anno fa. E poi la danza di otto farfalle all’interno di un cerchio con migliaia di persone che si sono strette l’un l’altra per farsi forza ed il volo di un centinaio di palloncini bianchi per salutare la giovane vittima fanese della Lanterna Azzurra. Così Fano ha ricordato ieri la sua dolce ed allegra Benedetta Vitali, nel primo anniversario della strage di Corinaldo. Alle 19 in punto, in piazza XX Settembre, all’ombra del grande Abete di Natale, è iniziato uno ‘spettacolo’ emozionante durato quasi un’ora, condotto dalle amiche di Benni che hanno organizzato assieme all’amministrazione comunale e alla famiglia Vitali l’iniziativa «Ciao Benni, insieme per te».

In una piazza raccolta in religioso silenzio, con le luminarie spente in segno di rispetto e lutto, hanno risuonato laceranti le parole del fratello di Benedetta, Francesco, che ha ricordato la gioia della sorellina per l’attesa del giorno di quel concerto tanto desiderato e l’inizio di uno strazio senza fine per la sua famiglia che da allora lotta quotidianamente solo per andare avanti. «Un anno da quel maledetto giorno, il più brutto della nostra vita: non sentiamo più la voce di Benni. Un anno fa ci trovavamo di fronte a quest’orrore, inspiegabile e incomprensibile. Da allora la mia sfida più grande è andare avanti, per te».

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Nel ringraziare la città per la vicinanza, ognuno a modo suo, ognuno apprezzato, Francesco ha sottolineato che «il 7 dicembre 2018 stavamo aspettando di montare quel bellissimo albero che proprio tu Benni avevi scelto. Ti dissi che non importava se facevi tardi quella sera, io la mattina dell’8 ti avrei svegliata per fare l’albero. Invece no. Purtroppo io quella sera non mi sono mai addormentato». «A te che te ne sei andata troppo presto ma ci hai lasciato tantissimo e ci stai illuminando la strada, continua a darci tutta quella energia che ti caratterizzava. Grazie di tutto, per proteggermi e consigliarmi ogni volta che te lo chiedo, ma soprattutto grazie per avermi fatto diventare un ragazzo maturo, per avermi fatto capire quali sono i veri valori della vita e il significato di ‘per sempre’. Mi basterebbe una frazione di secondo per poterti riabbracciare. Ma non è possibile. Sopravvivere è tutto quello che ci resta».

Dopo di lui un’amica di Benni ha provato a leggere il suo messaggio, ma la voce le si è subito strozzata dal pianto e così ha desistito, tra le braccia di babbo e mamma Vitali. Un’altra invece ha levato al cielo il suo canto per Benni (intonando il testo ‘Sul ciglio senza far rumore’ di Alessandra Amoroso) prima che prendessero il volo decine di palloncini bianchi tra gli applausi della gente.

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