Coronavirus Fano, maxi contagio tra i sanitari

Tegola sull’ospedale, dove erano stati trasferiti sanitari dal San Salvatore. E hanno lavorato sette giorni in attesa del verdetto del tampone

L'ospedale di Fano: 15 sanitari contagiati dal coronavirus

L'ospedale di Fano: 15 sanitari contagiati dal coronavirus

Fano, 17 marzo 2020 - E’ la classica doccia fredda arrivata dopo una giornata in cui i bollettini del Coronavirus avevano dato adito a qualche flebile speranza rispetto ad una possibile diminuzione dei contagi. Una quindicina di sanitari dell’ospedale San Salvatore, da qualche giorno in servizio al Santa Croce di Fano dove è stato realizzato un polo per i pazienti ordinari che hanno bisogno di cure in emergenza, sono positivi al test sul Covid-19.

Aggiornamento: Diagnosi in ritardo

Tra loro c’è anche il primario del reparto di Neurochirurgia, il dottor Marco Guidi, che è stato infettato insieme alla caposala e ad altri quattro operatori. Guidi è in buone condizioni al proprio domicilio. Colpita dal virus anche la divisione di Chirurgia, dove almeno tre medici e sette, tra infermieri e oss, ieri mattina sono stati invitati a ritirarsi in isolamento domiciliare.

Tutte persone che avevano fatto il tampone e i risultati sono stati consegnati loro solo ieri, a distanza di almeno sette giorni dal prelievo. Una tegola per la direzione generale che in questi giorni si era affrettata ad attuare le indicazioni regionali per separare i pazienti infetti dai malati ordinari creando un Covid-hospital a Pesaro, e dirottando tutte le altre patologie sull’ospedale di Fano.

Il virus, evidentemente, non è incline a fare queste distinzioni. Angelo Aucello, segretario provinciale della Uil Fpl, ha espresso preoccupazione per la situazione che si è venuta a creare. "Crediamo che anche il polo ospedaliero ‘pulito’ di Fano non sia più tale e risulti compromesso – afferma –. Questi dipendenti erano al Santa Croce da almeno quattro o cinque giorni, e hanno lavorato gomito a gomito con altri operatori". La Uil ha inviato una richiesta urgente alla direzione affinché i tamponi siano estesi a tutto il personale sanitario e tecnico, non solo a medici e infermieri che sono a stretto contatto con gli assistiti o che lavorano in prima linea. "Non possiamo più permetterci che il contagio si propaghi sia all’interno dell’ospedale, che all’esterno portando il virus nelle famiglie" ha detto Aucello.

"Tra l’altro, ci sono operatori residenti fuori regione che fanno i pendolari. Alcuni di essi hanno lavorato in Chirurgia, non sono stati sottoposti ad indagini e attualmente non hanno avuto alcuna indicazione su come si devono comportare, rischiando di portare il virus nei territori adiacenti al nostro. Questo potrebbe essere motivo di espansione del contagio".

Il segretario provinciale Uil Fpl chiede che Marche Nord coinvolga il Servizio Salute: "C’è bisogno di una task force per gestire questa nuova emergenza. O Fano diventa il secondo Covid Hospital provinciale o la Regione si deve assumere la responsabilità di trasferire gli altri pazienti traumatici, cardiologici o di altra natura clinica in strutture in cui non c’è ancora la contaminazione. Per quanto Marche Nord ci abbia messo tutta la buona volontà assumendo immediatamente nuove scelte organizzative, era inevitabile che questo accadesse. Anche le indicazioni ministeriali non hanno agevolato il contenimento del virus".