di Anna Marchetti
Salgono a 102 i casi di Dengue accertati, ai quali si aggiungono 10 casi ’probabili’. Lo afferma la Regione Marche, che assicura: "La situazione è monitorata costantemente". Ma c’è chi protesta e chiede perché "a marzo e ad aprile non si è fatta prevenzione e perché ora non si prosegue con la disinfestazione". A parlare sono due donne fanesi che la Dengue l’hanno avuta, e ancora ci combattono. Miriam Rovinelli, titolare di un negozio di abbigliamento in via Fanella, per 10 giorni ha avuto febbre e mal di stomaco: "Mi chiedo perché solo a Fano ci sia la Dengue e come sia possibile che a pochi chilometri di distanza il virus non si sia diffuso".
Per Miriam qualcosa nella nostra città non ha funzionato. "Adesso ci propongono il kit che ci salverà tutti – commenta ironicamente Monika Zangolini –, ma quando era il momento, la profilassi per la tutela della salute pubblica non si è fatta". E ancora: "Io avevo un orto che ho riconsegnato: mi sono ammalata nonostante sia andata ad annaffiarlo non più di quattro volte. E pensare che quest’estate a causa del caldo ho trascorso gran parte del tempo a casa". Le due signore fanno notare come "ai cittadini sia chiesta la collaborazione per combattere la diffusione del virus, compreso l’acquisto del kit, ma nel Canale Albani continuano ad esserci le pozzanghere d’acqua, così come c’è acqua nella piscina comunale di Sassonia. La struttura è chiusa da mesi, ma nella vasca grande c’è un ristagno d’acqua, mentre quella piccola è piena per metà".
Dalla Regione intanto fanno sapere che proprio sulla Dengue oggi "è previsto un incontro di aggiornamento con il Ministero e l’Istituto Superiore di Sanità, al quale parteciperanno rappresentanti regionali e territoriali. Inoltre, giovedì tornerà a riunirsi il Gores (Gruppo operativo regionale per le emergenze sanitarie), un gruppo tecnico formato da esperti di varie discipline che si occupa anche di eventi sanitari epidemici, che aveva già effettuato un primo incontro nei giorni scorsi". Sempre la Regione Marche ricorda che "per prevenire la malattia, che è trasmessa unicamente dalle zanzare, sono state messe in atto tutte le misure di sanità pubblica previste. Come da indicazione del Dipartimento di prevenzione dell’Ast, il Comune ha effettuato la disinfestazione su tutta l’area urbana (compreso il Canale Albani dove è intervenuto Enel Green Power ndr) ed è stato avviato un intervento per eliminare le larve. Inoltre è partita una campagna informativa per sensibilizzare la popolazione residente su come eliminare le zanzare nei giardini e nelle aree private, eliminando l’acqua stagnante dei vasi e delle ciotole degli animali". Sempre la Regione suggerisce "precauzioni per difendersi dalla punture. E’ consigliato indossare maniche e pantaloni lunghi di colore chiaro, utilizzare le zanzariere alle finestre e usare repellenti efficaci". Infine si rimarca l’uso delle trappole che consentirà all’Istituto zooprofilattico di esaminare gli insetti.