REDAZIONE FANO

Disabilità e lavoro, locali al mare più inclusivi

Ingaggiati tre ragazzi grazie al progetto ’Bagno di sole’. "Svolti tirocini anche nei confronti dei dipendenti"

Disabilità e lavoro, locali al mare più inclusivi

Un ponte culturale tra le diverse abilità. Parte da tre spiagge (collocate tra Fano e Marotta) il progetto ‘Bagno di Sole’ che vede unite le associazioni Agfi, Omphalos autismo e famiglie Odv, Link@ut autismo senza frontiere e Confartigianato Imprese demaniali, nello sforzo di "abbattere le barriere mentali" che rendono più difficile l’integrazione dei ragazzi disabili. "Integrazione non è creare un’impresa della ristorazione in cui lavorano solo ragazzi disabili - hanno spiegato Francesca Busca, Elena Bettini, Enrico Maria Fantaguzzi e Mauro Mandolini promotori del progetto -. Integrazione non è costruire una casa con tutti i comfort del mondo, perché quando poi si apre la porta di casa e si entra nel mondo reale il problema resta".

Per questo ‘Bagno di Sole’ agisce sui lavoratori delle imprese reali più che sui ragazzi disabili a cui offrono un "tirocinio formativo". "Questa iniziativa - proseguono i promotori -, che vede impegnati due ragazzi affetti da disturbi dello spettro autistico e un giovane con trisomia 21 (ovvero sindrome di Down) in diverse mansioni da svolgere all’Arzilla Beach Caffé, all’Hotel Imperial e nello stabilimento balneare Isassisotto, serve più a noi che a loro. Perché questi ragazzi hanno una disabilità ma tante altre abilità che non riescono a dimostrare se si muovono in un ambiente ostile. Quindi se l’ambiente lavorativo sa accogliere la loro differenza, il disabile viene aiutato a progredire". E così a maggio un tirocinio è stato svolto anche dai dipendenti delle imprese balneari in cui questa estate stanno operando i tre giovani disabili: hanno imparato ad accoglierli nella maniera che a loro è più congeniale, a seconda del proprio disturbo.