
La casa dell’ex assessore Cora Fattori trasformata in un giardino dell’infanzia per l’occasione
Scuole chiuse e famiglie sull’orlo di una crisi di nervi. La scelta del sindaco di Fano, Luca Serfilippi, ha diviso i fanesi tra favorevoli e contrari fin dal primo momento. E non solo con il senno di poi. Ma un filo rosso li ha comunque uniti tutti: il problema di organizzarsi in poco tempo per trovare una persona di fiducia a cui lasciare i figli piccoli. Perché la scuola insegna, sì, ma è anche una comoda baby sitter. "Per fortuna posso contare sui miei genitori, altrimenti mi sarei trovata in estrema difficoltà per questa decisione improvvisa" dice mamma Morena Nardini, esprimendo il pensiero di gran parte dei genitori fanesi, che solo alle 19 di mercoledì sera hanno preso coscienza della decisione del sindaco di chiudere le scuole, sebbene Serfilippi avesse iniziato a ventilare quell’ipotesi già parecchie ore prima. "Non si può tutte le volte dire ai genitori ‘domani chiuso’ così all’ultimo – dice Sandra Nicolini, titolare del ristorante Barone Rosso, che ieri ha fatto la baby sitter alla figlia di amici –. Per fortuna ero disponibile, perché oggi ho il giorno libero. Altrimenti la mamma non sarebbe potuta andare a lavorare. Ieri sera alle 19 si è trovata in una situazione molto difficile, perché i genitori li ha a Ferrara. Se hai solo mezza rete parentale, che per di più lavora ancora… si fa fatica a organizzarsi".
"Per fortuna lavoro da casa – dice papà Federico Arceci – per cui non è stato un gran problema dal punto di vista organizzativo. Certo è che con la bambina che gioca, ti chiama, strilla… è difficile chiamare i clienti e lavorare. Però ne abbiamo approfittato per andare dal pediatra e giocare un po’ insieme. Adesso mi ci vuole un’esorcista….", dice ridendo, ma sostenendo la scelta del sindaco. "E’ stata giusta perché chiudendo le scuole si riducono i problemi in strada. Per portare mia figlia all’asilo di Bellocchi, ad esempio, passo nella strada di mezzo che si allaga sempre". Anche l’ex assessora Cora Fattori, ne ha approfittato per giocare con le figlie e accogliere in casa altri due bimbi, che due coppie di genitori le hanno affidato. "Ho la fortuna di lavorare senza dover timbrare il cartellino, per cui mi posso regolare con gli orari – spiega – allora mi sono offerta nella chat dei genitori di tenere qualche altro bambino. Fanno dei lavoretti e si divertono. Tra genitori ci si dà una mano volentieri. Nella nostra classe si è creata una bella rete sociale. Ci siamo organizzati velocemente, non è stato un problema. Quindi se è necessario, ben venga chiudere le scuole. Ma poi ben venga aprirle presto, perché è difficile gestire tanti bimbi anche se si lavora da casa" ti.pe.