
L’università privata Link Campus (foto d’archivio)
La Lega Fano scende in campo in difesa dell’opportunità offerta dalla Link Campus University di avviare, dal prossimo anno accademico 2025-2026, corsi di laurea magistrale in Medicina e Chirurgia a Fano e Ascoli Piceno e di Odontoiatria e Protesi dentaria a Macerata. "Non passa giorno – afferma il segretario leghista Alessandro Brandoni – senza che qualche consigliere regionale della sinistra, oppure i sindacati amici, denunci la carenza di medici e i disservizi che ne scaturiscono. Dimenticando, però, che nei decenni in cui hanno governato le Marche non hanno fatto nulla per preparare il prevedibile turn over dei medici che sarebbero andati in pensione". "Con la fine del numero chiuso è prevedibile e auspicabile un incremento delle iscrizioni alle facoltà di medicina, a cui l’università statale non potrà rispondere, costringendo i futuri studenti ad andare fuori regione. Una visione appoggiata anche dall’europarlamentare Ciccioli, che in un’ottica Ancona-centrica blocca il progetto della Link University, di cui avrebbero beneficiato altre città della regione e la stessa sanità pubblica in cui si potevano sviluppare collaborazioni e sinergie con le strutture ospedalieri locali".
Con le università pubbliche marchigiane e i loro rettori si schiera, invece, la capogruppo di M5S, Marta Ruggeri: "Si crei una cabina di regia. Sono passati solo pochi giorni dall’approvazione della Legge di Bilancio 2025 che ha visto ridurre gli investimenti nel settore università e ricerca, minando le università pubbliche tra cui quelle marchigiane, ma a quanto pare la giunta regionale ha altri obiettivi: non certo tutelare le università pubbliche bensì agevolare le università private, così come sta avvenendo con l’ingresso della Link Campus University nelle Marche, fortemente voluto dai due parlamentari Carloni e Castelli, senza la dovuta trasparenza e condivisione. Non possiamo permetterci di disgregare il sistema universitario regionale, già fortemente compromesso dai tagli finanziari, a maggior ragione quando sono gli stessi rettori a chiedere di essere coinvolti per stabilire strategie e coordinamento sulle offerte formative regionali".
an. mar.