TIZIANA PETRELLI
Cronaca

L’incredibile ascesa di Fano Tv. Dal Comune un fiume di denaro

Nel secondo mandato di Seri investimenti pubblici per l’emittente di Bartolucci lievitati da 6mila a 31mila euro

Gino Bartolucci, presidente/editore di Fano Tv

Gino Bartolucci, presidente/editore di Fano Tv

E’ passato da 6mila a 31mila euro, durante il secondo mandato del sindaco Seri, l’investimento del Comune di Fano in pubblicità sulla sola emittente televisiva Fano Tv. Un incremento del 416% a fronte di una crescita pari allo ‘zerovirgola’ degli investimenti pubblicitari fatti dall’amministrazione su tutti gli altri media locali: tutti investimenti di poche centinaia o al massimo poche migliaia di euro l’anno, ciascuno. Anche questo fatto, documentato tramite un accesso agli atti, si inserisce nel filone d’inchiesta del Carlino che già da molte settimane ha messo sotto la lente di ingrandimento il flusso di soldi pubblici che, seppur tramite un iter amministrativo per lo più regolare (per quanto in alcuni casi, documentati anch’essi, non lo sia stato), sono transitati dalle casse pubbliche alle attività del socio in affari di un assessore della Giunta Seri: Etienn Lucarelli.

Non è un mistero infatti che Gino Bartolucci, socio dell’ex assessore alle attività economiche Lucarelli nella ditta Fano Noleggi, sia il presidente/editore di Fano Tv. Rilevò infatti l’esperienza editoriale di quella televisione, quando nel settembre 2022 il giornalista Marco Ferri, editore e direttore responsabile, lasciò l’emittente che aveva fondato nel 2005, con prima sede a Tre Ponti. Un’operazione "di acquisto" avviata parecchi mesi prima, ma che forse Bartolucci aveva nel cuore da tempo, avendo visto nascere quella televisione proprio nelle stanze di ’casa sua’, alla Cooperativa Tre Ponti di cui è presidente da oltre 30 anni. L’impressione - che trova un avallo in tanti racconti di ex dipendenti di Fano Tv ma anche nel messaggio inviato nell’aprile scorso dal cellulare di Bartolucci a tanti fanesi, invitandoli a votare per Etienn Lucarelli alle primarie con cui il centrosinistra ha scelto il suo candidato sindaco - è che acquisendo Fano Tv la cordata di soci (per lo più presidenti di associazioni affiliate alla Pro Loco Fanum Fortunae di cui Lucarelli è stato il primo presidente e Bartolucci il secondo) si volesse fare come Berlusconi con Mediaset nel 1994. Ma andiamo per gradi.

Nel 2018, ultimo anno della prima giunta Seri, sono stati 6.062 gli euro investiti dal Comune su Fano Tv, di cui 3.904 in comunicazione istituzionale (gli altri per speciali di feste e manifestazioni sportive) dei 5.202,18 totali dati per lo stesso scopo agli organi di informazione locale. L’anno dopo, con l’arrivo in giunta di Lucarelli (e Fano Tv già in difficoltà con i bilanci, collassati l’anno dopo con il Covid) la cifra è quasi raddoppiata: 11.829 euro. Un trend di crescita che è proseguito negli anni. Nel 2020 infatti Fano tv ha ricevuto 22.570 euro, diventati 23.660 l’anno successivo, appena 100 euro in più nel 2022 per arrivare a 31.110 nel 2023. Nell’anno 2024, delle elezioni e del cambio di giunta da Seri a Serfilippi, sono scesi a 29.890 i soldi pubblici dati apertamente a Fano Tv. Perché poi ci sono anche i soldi affidati dal Comune alle associazioni, per l’organizzazione di eventi, che poi trovano comunque modo di arrivare a Fano tv tramite l’acquisto degli "speciali", ovvero trasmissioni di approfondimento a pagamento.