
Renato Claudio Minardi
"Nuove norme per i bagnini di salvataggio: va riportata a 16 anni l’età minima e va allargata la platea dei soggetti formatori". E’ quanto chiede il consigliere regionale del Pd, Renato Claudio Minardi che ha presentato una interrogazione per la modifica del decreto ministeriale che impone l’impiego di bagnini di salvataggio di età maggiore ai 18 anni e inferiore ai 50. "La deroga concessa dal governo – fa notare Minardi – salva la stagione estiva 2025, ma lascia sulla testa degli operatori balneari la spada di Damocle delle nuove norme che, senza i necessari correttivi, rischiano di colpire pesantemente il settore a partire dal prossimo anno".
Sulla questione il consigliere del Pd ha presentato un’interpellanza per sollecitare la giunta Acquaroli ad attivarsi nei confronti del governo nazionale per chiedere la modifica del Decreto. Diversi i punti che secondo Minardi andrebbero cambiati: "Si deve riportare a 16 anni l’età dei soggetti autorizzati a svolgere l’attività di bagnino di salvataggio: la norma approvata porterebbe ad una drastica riduzione del 40% degli attuali organici mettendo a rischio la sicurezza dei bagnanti. Un altro punto del decreto che va assolutamente cambiato è quello che autorizza la formazione professionale di queste figure alla sola Federazione italiana nuoto, lasciando fuori realtà come la Società nazionale di salvamento e la Federazione italiana salvamento acquatico".
Minardi chiede anche un intervento diretto della Regione Marche per alzare i livelli di sicurezza nelle spiagge: "La giunta Acquaroli dovrebbe prevedere appositi incentivi per il rinnovamento e la riqualificazione degli stabilimenti balneari e per professionalizzare l’attività di salvataggio al fine di rendere quello del bagnino un mestiere stabile. Penso per esempio a risorse destinate all’acquisto di moto d’acqua per velocizzare le operazioni di soccorso in mare".
E ancora Minardi sul centrodestra: "Questo agire senza visione, con soluzioni estemporanee e spesso contraddittorie, dimostra come a ogni livello, nazionale, regionale e comunale, Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia non solo non stanno risolvendo i problemi del passato, ma ne stanno creando di nuovi. Basti vedere come tutti gli impegni presi per impedire l’applicazione della direttiva Bolkestein si siano tradotti in un nulla di fatto".
Anna Marchetti