
Il boato è stato avvertito domenica notte. Il residente Deli: "Se gli anziani di Familia Nova stanno male, dove passa l’ambulanza?"
Un boato nella notte, vetri in frantumi e la strada transennata. Paura in via Malvezzi, una delle arterie minori ma più trafficate nel cuore del centro storico di Fano, chiusa domenica pomeriggio per motivi di sicurezza dai Vigili del Fuoco a causa del cedimento di una parte del tetto di un edificio abbandonato da anni al civico 26. Un crollo che ha sollevato frammenti e detriti, scagliandoli contro le finestre della stessa struttura, facendole esplodere dall’interno verso l’esterno. I pezzi di vetro si sono riversati sulla strada, spingendo i residenti a chiamare i soccorsi.
L’edificio, disabitato da oltre vent’anni e già in condizioni precarie, aveva da tempo l’architrave del garage puntellata a causa del rischio di cedimento. Il boato del crollo si è sentito intorno alle 22.30 di sabato e ha allarmato i residenti della zona. Tra questi il 70enne Riccardo Deli, noto in città per essere uno storico maestro della cartapesta e ultimo vero artigiano di questa tecnica ormai poco utilizzata per i carri del Carnevale di Fano, che vive al civico 31 e ci ha raccontato quanto accaduto.
"Abbiamo sentito un vetro rompersi – spiega – e inizialmente pensavo che fosse stato il mio vicino. Poi ci siamo accorti che i vetri erano finiti in strada, ma la casa è disabitata da almeno 26-28 anni, quindi dentro non c’era nessuno. Il giorno dopo, salendo in terrazza, un altro vicino mi ha fatto notare che il tetto sta cedendo. Deve essere caduta qualche tegola, che ha colpito un trave, facendo partire i detriti che hanno infranto i vetri. Abbiamo subito provato a contattare la proprietaria, che però ha preso tempo dicendo che avrebbe chiamato un architetto. Alla sera mi sono stufato e ho avvisato i Vigili del Fuoco. Sono arrivati in cinque, hanno controllato la situazione e hanno deciso di chiudere la strada per sicurezza, facendo anche una segnalazione al Comune".
L’intervento sta causando disagi alla viabilità, con ripercussioni anche per la Casa di Riposo Familia Nova e la Mensa di San Paterniano, situate proprio lungo quella via. "Il problema è serio soprattutto per le emergenze – continua Deli –, per le ambulanze, perché gli anziani della casa di riposo potrebbero aver bisogno di soccorso urgente. Ora, senza accesso diretto da via Nolfi, i mezzi di soccorso devono fare un percorso più lungo. Inoltre, il passaggio pedonale è completamente sbarrato: io stesso, che abito all’inizio della strada, devo fare tutto il giro per raggiungere i vicini". Sul posto, oltre ai Vigili del Fuoco, è intervenuta anche la Polizia Locale per un sopralluogo. La strada resta chiusa e non si sa ancora quando riaprirà, alimentando la preoccupazione di chi vive nei dintorni.
"Sappiamo come funzionano i cantieri – conclude Deli – e temiamo che questa situazione possa andare per le lunghe. Servirebbero leggi più severe: i proprietari non dovrebbero poter lasciare una casa in queste condizioni. Bisognerebbe intervenire prima che diventi un pericolo per tutti".