Picchiato a sangue e rapinato per il monopattino: pugni e calci in pieno giorno davanti alla stazione

Fano, cinque nordafricani hanno accerchiato un connazionale. La scena davanti ai passanti. Tre sono stati rintracciati dai carabinieri

Nella notte i carabinieri di Fano erano già riusciti ad identificare e rintracciare i primi tre dei cinque aggressori

Nella notte i carabinieri di Fano erano già riusciti ad identificare e rintracciare i primi tre dei cinque aggressori

Fano, 12 aprile 2024 – Vedendo arrivare quel ragazzino a bordo di un monopattino elettrico, l’hanno bloccato, accerchiato e poi pestato a sangue. Erano cinque nordafricani contro uno. Ad innescare l’ennesimo scontro violento tra magrebini, a pochi giorni dall’aggressione di Pasqua in via Arco d’Augusto, questa volta è stata però la volontà di rapinare il connazionale. L’effetto invece è stato il medesimo: sangue a terra e paura tra i passanti che mercoledì pomeriggio hanno assistito alla scena.

Tanto più che ancora una volta si è svolta alla luce del sole, senza pudore né pietà, nel piazzale antistante la stazione ferroviaria.

Un’aggressione violenta che però non è rimasta impunita. Perché nella notte i carabinieri di Fano erano già riusciti ad identificare e rintracciare i primi tre, dei cinque aggressori, subito deferiti all’Autorità giudiziaria per rapina e lesioni. E per l’ennesima volta si è rilevato prezioso, anzi indispensabile allo svolgimento delle indagini, l’apporto di competenza e professionalità della Polizia Locale di Fano che ha subito visionato le immagini delle telecamere di video sorveglianza della stazione, comparandole con quelle di tutto il circuito di 165 occhi elettronici presenti in città, permettendo così agli uomini dell’arma di ricostruire in poche ore i passaggi e i movimenti della banda. Così nel tempo in cui la vittima veniva presa in carico dai sanitari del 118, erano già stati avviati i controlli di polizia nei quartieri più periferici della città dove questo gruppetto di magrebini è solito far base.

Erano da poco passate le 17, mercoledì pomeriggio, quando cinque ragazzi poco più che ventenni si sono accaniti contro un 18enne solo, per rubargli il monopattino. Cinque giovani già noti alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio hanno pestato un connazionale più giovane, ma incensurato e regolarmente residente in città. Loro invece sono tutti senza fissa dimora, abituati a vivere d’espedienti. Lo hanno bloccato in stazione mentre transitava a bassa velocità nei pressi del bar. L’hanno costretto a fermarsi, a scendere dal monopattino, bloccandogli la strada e accerchiandolo.

Volevano il suo monopattino e glielo hanno strappato di mano. Ma lui ha "osato" opporre resistenza. E così uno dei cinque, gli ha sferrato un pugno in faccia facendolo cadere a terra. Mentre era steso a terra con il naso che fiottava di sangue, anche gli altri quattro hanno iniziato ad infierire sul 18enne, colpendolo con calci all’addome e sulle gambe prima di scappare con il monopattino. Una scena che non è passata inosservata, dal momento che a quell’ora la zona della Stazione è tanto frequentata. Così qualcuno ha chiamato il 112 e poco dopo sul posto c’erano sia l’ambulanza che i carabinieri del Nucleo operativo radio-mobile che hanno raccolto la denuncia del 18enne, trasportato al pronto soccorso di Fano prima di essere dimesso con una prognosi di 5 giorni per le contusioni e la frattura del naso.

Nonostante le tante analogie tra i due episodi, al momento non pare esserci nessuna correlazione tra i fatti della vigilia di Pasqua in centro storico e l’aggressione di mercoledì in stazione. Se non che i protagonisti sono giovani, originari del Maghreb, che non hanno avuto pudore nel mostrare la loro aggressività alla città che gli scorreva intorno, incuranti persino di trovarsi in un luogo sorvegliato dalle telecamere.

Allo stesso modo, visti i precedenti in cui sono spuntate d’improvviso armi bianche, nessun passante si azzarda mai ad intervenire in casi come questo, che purtroppo - anche per una questione di disagio sociale - si stanno verificando sempre più di frequente in città.