Cliente steso dal ristoratore dopo la serata. "Tutto falso, siamo noi gli aggrediti"

Parla Raffaello Caccese, gestore del locale in cui sabato un 55enne di Senigallia è stato colpito da un pugno. "Hanno spaccato tavoli e sedie, le telecamere lo dimostrano. Se la sono presa anche con una cameriera"

Fabrizio Morganti, 55 anni, finito all’ospedale e, a destra, il ristoratore Raffaello Caccese che si difende: "Stava spaccando tutto"

Fabrizio Morganti, 55 anni, finito all’ospedale e, a destra, il ristoratore Raffaello Caccese che si difende: "Stava spaccando tutto"

Fano, 27 marzo 2024 – “E’ tutto falso: l’aggressione l’hanno subita i miei dipendenti. Parleranno le telecamere". Lo dice Raffaello Caccese, 38 anni, titolare del locale in centro storico dove è avvenuta la lite che sabato sera ha provocato il ferimento di Fabrizio Morganti, 55 anni, originario di Senigallia e dipendente di una ditta fanese. L’uomo è finito al Pronto soccorso con il naso rotto e tre vertebre fratturate, a causa di un pugno in faccia e della conseguente caduta all’indietro. Trenta giorni di prognosi. Morganti accusa Caccese dell’aggressione, confermata anche dalla sua compagna: "Ho visto quell’uomo enorme colpire al volto Fabrizio – ha raccontato –, che è caduto a terra all’indietro e aveva il viso insanguinato…".

Ma il titolare del locale racconta un’altra verità, che ha affidato a un post in cui punta il dito contro il suo cliente, spiegando che sarebbe stato in realtà lui ad aggredire per primo una cameriera, "spingendola a terra", e avrebbe pure "spaccato tavoli e sedie", mentre la compagna avrebbe "lanciato un bicchiere colpendo clienti e dipendenti". Intemperanze attribuite da Caccese all’eccesso di alcol da cui sarebbe derivata addirittura "la devastazione del locale". Sarebbe anche stata sporta querela contro i due clienti, che poco prima aveva ospitato nel suo locale dove si festeggiava la cognata dell’aggredito. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, a cui spetta di accertare l’esatta dinamica degli avvenimenti. Intanto, le versioni appaiono nettamente contrastanti.

Le uniche cose certe – oltre ai referti medici – sono che Morganti si trovava sabato scorso nel locale fanese per festeggiare il compleanno della cognata. L’alterco – su questo le versioni coincidono – sarebbe scoppiato perché il barista avrebbe preteso di allontanarlo dal bancone, intorno alle 23,30, quando lui e i suoi accompagnatori avevano deciso di fare "l’ultimo giro di amari".

Da lì, la storia prende direzioni diverse. "Ci siamo rimasti male – ha riferito la compagna dell’uomo ferito – e sono rientrata per dire che non si trattano così i clienti, ma sono stata mandata a qual paese". Anche Fabrizio Morganti a qual punto rientra, prendendo le difese della compagna, e invitando il titolare a uscire fuori dal locale, dove non si riesce a parlare per il baccano, per un chiarimento. Qualche minuto dopo, sarebbe scattata l’aggressione. Opposta la versione fornita dal titolare, sicuro di essere dalla parte della ragione tanto da essere "disposto – dice – a fornire le riprese delle telecamere" ai carabinieri. Torti e ragioni che, comunque, al di là di quanto ricostruiranno le forze dell’ordine, non posso trovare giustificazione alcuna di fronte all’uso della violenza.